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Oltre due milioni di persone in isolamento a causa di contatti con persone positive al Covid; dall’ultimo bollettino emergono 78.313 casi e 202 morti. È questa la situazione sulla quale il Cts (convocato per la giornata odierna) dovrà fare le sue valutazioni. La posta in gioco è troppo alta, si parla di un’ipotetica, futura e sempre più probabile paralisi delle attività produttive. In aggiunta a questa situazione già precaria, arriva il ‘caos voli’ con i due mila cancellati in tutto il mondo. Dopo la valutazione tecnica del Cts è atteso l’incontro e le relative decisioni del Consiglio dei ministri.
LE IPOTESI PER IL MESE DI GENNAIO- Ridurre l’isolamento dei contatti a 3 -5 giorni per chi abbia già ricevuto la terza dose, specialmente per gli operatori sanitari che hanno avuto contatti al di fuori del lavoro. Altra questione è il fronte scuola, dove una nuova stretta potrebbe arrivare proprio sulla gestione dei contagi in classe; è possibile che si torni a prendere in considerazione la proposta di prevedere la quarantena per un’intera classe nel caso di un solo alunno positivo.
Anche il prezzo delle mascherine Ffp2 sarà oggetto di analisi, il prezzo infatti, potrebbe aggirarsi intorno a un euro.
Su i rischi per la ripresa si è espressa anche Confindustria attraverso il suo presidente Carlo Bonomi “Capisco che è difficile per qualsiasi democrazia spiegare la necessità dell’obbligo vaccinale, ma penso si debba fare. Ora o mai più. Si rischia di lasciare spazio alla pandemia e frenare la ripresa”.
Mentre, il ministro del Lavoro Andrea Orlando è propenso a valutare misure più restrittive come l’obbligo vaccinale oppure l’ipotesi di limitare la circolazione delle persone che hanno deciso di non vaccinarsi per non mettere sotto pressione il sistema sanitario. Di parere opposto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri che non vede margini di miglioramento nell’obbligatorietà totale. I numeri per lui potrebbero avere un incremento minimo che non porterebbe grandi variazioni nella situazione pandemica.