Davide Piampiano aveva 24 anni. La sua vita è stata spezzata nelle campagne di Assisi durante una battuta di caccia. Ma il giovane non sarebbe morto per un incidente o una caduta, ma raggiunto da un colpo di fucile di un altro dei partecipanti alla battuta: un caro amico di famiglia che accortosi di quanto accaduto non avrebbe chiamato tempestivamente i soccorsi, ma avrebbe cercato di depistare le indagini.

La tragedia è avvenuta l’11 gennaio scorso. Nella battuta di caccia al cinghiale erano in tre. All'improvviso un colpo partito accidentalmente ha raggiunto al petto il 24enne. Secondo la ricostruzione degli inquirenti il caro amico di famiglia, accortosi di quanto accaduto, avrebbe poi cercato di depistare le indagini alterando lo stato dei luoghi, scaricando l'arma di Davide, disfacendosi del proprio fucile e della propria giacca da caccia e soprattutto omettendo di chiamare tempestivamente i soccorsi, avvisati solo dopo vari minuti da un altro giovane che si trovava a caccia e che nel frattempo era sopraggiunto.

Sono state le immagini riprese da una piccola telecamera che la vittima aveva con sé per pubblicare poi vari contenuti sui social insieme ai risultati dell'autopsia a far concludere che Davide non è morto per un incidente.

In base a tale comportamento ritenuto omissivo è stato ipotizzato a carico dell'autore dello sparo l'ipotesi di omicidio. "Avendo egli con la sua scelta di non chiamare immediatamente i soccorsi accertato il rischio che il soggetto colpito potesse morire" hanno sottolineato gli inquirenti.

Le parole della sindaca all’indomani della tragedia: “La città e tutta la nostra comunità sono attonite e sgomente per la tragedia accaduta, non ci sono parole per esprimere il nostro dolore. Siamo vicini ai genitori, Katia e Antonello, la sorella e tutti i familiari e i tantissimi amici di Davide, che sono distrutti dal dolore. Abbiamo sperato fino all’ultimo che la vita del giovane potesse essere salvata. Purtroppo, così non è stato e in questi terribili momenti non possiamo che manifestare la nostra immensa tristezza e condividere la sofferenza con tutti coloro che gli hanno voluto bene. Assisi ha perso un ragazzo stimatissimo, conosciuto da tutti, impegnato nella vita e attivo nelle associazioni; lo piangono, oltre ai familiari, tantissimi giovani e amici. Una tragedia che ci ha sconvolti, possiamo solo essere vicini con tutto il nostro affetto e la nostra partecipazione a chi ora soffre un dolore indicibile".