Fuochi di artificio sono stati fatti esplodere ieri sera intorno alle 22.00 a Vieste, paese di origine di Marco Raduano, il boss ritenuto al vertice dell'omonimo clan garganico che è evaso poche ore prima dal carcere di massima sicurezza di Badu 'e Carros a Nuoro.

Secondo le prime indiscrezioni, i fuochi d'artificio sarebbero stati sparati da affiliati al clan proprio per festeggiare l'evasione dell'uomo che è riuscito a fuggire calandosi con delle lenzuola annodate dal muro perimetrale, ma il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, ha smentito questa versione dei fatti. (LEGGI LA NOTIZIA AGGIORNATA)

Raduano è in carcere dall'agosto del 2018 quando venne arrestato in un primo filone di inchiesta nel blitz Neve di Marzo che disarticolò un sodalizio dedito al narcotraffico sul Gargano. In carcere tre condanne definitive che avrebbe finito di scontare nel 2046, poche settimane ha ricevuto una ulteriore condanna definitiva ad 19 anni di reclusione. L'uomo è ritenuto al vertice dell'omonimo clan. Scampò ad un agguato avvenuto il 21 marzo 2018 mentre stava rientrando a casa.

Secondo gli investigatori, Raduano è una figura di spicco della guerra di mafia che si sta consumando nella città di Vieste e che dal 2015 conta già una decina di morti ammazzati, una lupara bianca e dieci agguati falliti.

Continua la caccia all'uomo in Sardegna con un enorme dispiegamento di forze di Polizia in tutta l'isola, all'indomani dall'evasione del boss. I dettagli dell'evasione si fanno sempre più nitidi. L'assenza di Raduano sarebbe stata accertata verso le 19 ma la fuga del detenuto, documentata da un video ora divenuto virale, risalirebbe alle 17. Il detenuto avrebbe quindi avuto due ore di tempo per allontanarsi.

Inoltre prende corpo l'ipotesi che l'evasione fosse programmata e agevolata da persone che lo attendevano all'esterno: "Per potersi calare dal muro ha potuto costruirsi una scala fatta con le lenzuola annodate e dei supporti per reggere il peso, una cosa che sembra difficile da realizzare senza averla programmata e studiata" ha detto all'ANSA il Questore di Nuoro Alfonso Polverino.

Raduano, dopo essersi procurato le lenzuola e costruito una corda artigianale, si è calato da un'altezza di almeno cinque metri, agevolato nella caduta dalla presenza di un prato verde. Poi, superata la recinzione metallica, è sparito alla vista delle telecamere. Ma potrebbe esserci stato qualcuno ad attenderlo in quella periferia nuorese senza passare per il centro della città. Ora è ricercato in tutto il territorio dove sono sono stati allestiti numerosi posti di blocco.