Ricorre oggi il dodicesimo anniversario dell'elezione di Papa Francesco, evento che ha segnato una svolta nella storia della Chiesa. Il 13 marzo 2013, dopo la clamorosa rinuncia di Papa Benedetto XVI, il Conclave riunito a Roma elesse il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio come nuovo Pontefice, un passo che sorprese molti cambiando il corso della Chiesa.

IL CONCLAVE

Il nome del cardinale di Buenos Aires, secondo quanto emerso dalle ricostruzioni, era già comparso su alcune schede durante il conclave del 2005 che portò all'elezione di Ratzinger. L'elezione del 2013, dunque, non fu del tutto imprevedibile per gli osservatori più attenti.

Il 12 marzo 2013, il conclave iniziò con una breve meditazione tenuta dal cardinale Prosper Grech al quale seguì la prima votazione già in serata. Il primo scrutinio diede esito negativo, con fumata nera alle 19:41.

Anche il secondo e terzo scrutinio, la mattina del 13 marzo, diedero esito negativo, con fumata nera alle 11:38. Nel pomeriggio era in programma una quarta sessione di voto che portò a un'ennesima fumata nera. Alle 19:06 del 13 marzo, dopo il quinto scrutinio, il comignolo della Cappella Sistina annunciò al mondo l'elezione del nuovo Papa con l'attesissima fumata bianca.

Alle 20:12, il cardinale protodiacono Jean-Louis Tauran annunciò: "Habemus Papam!". Proclamò così l'elezione di Jorge Mario Bergoglio, che aveva scelto il nome di Francesco.

PRIMO PAPA AMERICANO

Papa Francesco è stato il primo Papa latinoamericano e il primo Papa non europeo dopo oltre 1.200 anni. La sua elezione ha rappresentato un significativo cambiamento di prospettiva per il mondo cristiano e non solo. Il nuovo vescovo di Roma, infatti, è divenuto presto simbolo di apertura verso le realtà emergenti del Sud America e del mondo non occidentale. La sua origine argentina, in un periodo di forte espansione della Chiesa in America Latina, ha portato una ventata di novità, suscitando speranza e attesa tra i fedeli di quella regione.

PERCHÉ FRANCESCO

Il nome scelto da Bergoglio, ispirato a San Francesco d'Assisi, ha avuto un valore simbolico fortissimo. San Francesco è noto infatti per la sua vita di povertà, umiltà e impegno verso i più poveri e gli emarginati. Con questa scelta, il Papa ha voluto inviare un messaggio chiaro di rinnovamento per la Chiesa, che avrebbe dovuto essere più vicina agli ultimi e alla sofferenza del mondo. Il nome France vuole riflettere anche una personalità vicina agli ideali di pace, giustizia sociale e accoglienza, tratti distintivi del pontificato bergogliano.

UNA CHIESA NUOVA

Da un punto di vista storico, l'elezione di Papa Francesco ha avuto una portata straordinaria. La sua figura ha ridato vigore alla Chiesa, con una rinnovata attenzione ai temi della misericordia, della giustizia sociale e della cura dell’ambiente. Durante i suoi primi anni di pontificato, ha messo in luce la necessità di una Chiesa più povera e più attenta ai bisogni dei più deboli. La sua scelta di vivere in una residenza semplice a Santa Marta e di dedicarsi al dialogo interreligioso ha conquistato l'ammirazione di molti, non solo all'interno della Chiesa, ma anche nel contesto mondiale.

La sua elezione è inoltre coincisa con un periodo di profondi cambiamenti sociali e politici, portando la Chiesa a riflettere sulla sua missione e sul suo ruolo globale. In un mondo segnato da conflitti, povertà e crescente disuguaglianza, Francesco ha saputo intercettare l'attenzione mondiale con il suo messaggio di compassione e solidarietà, facendo sentire la sua voce su tematiche cruciali come i diritti umani, la lotta contro la povertà, e la crisi ecologica.

A dodici anni dalla sua elezione, la figura di Papa Francesco continua a essere un simbolo di speranza e cambiamento, una guida spirituale che ha trasformato la visione della Chiesa per il futuro, riportando in primo piano il valore della povertà, dell’umiltà e dell’impegno verso i più vulnerabili. La sua eredità è quella di un Papa capace di rinnovare, cercando di adattare il suo magistero alle sfide contemporanee, con uno sguardo sempre rivolto ai più poveri e agli emarginati del mondo.