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Alle ore 7:35 di questa mattina, lunedì 21 aprile, è morto Papa Francesco, aveva 88 anni. La morte del Pontefice argentino è stata annunciata dal cardinale Kevin Farrell con queste parole: "Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio e amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri eD emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino".
Il 13 marzo 2013 il conclave elegge Jorge Mario Bergoglio come 266° Pontefice della Chiesa Cattolica. Il cardinale argentino, arcivescovo di Buenos Aires, sceglie il nome Francesco, ispirandosi a San Francesco d’Assisi, simbolo di povertà, umiltà e amore per gli ultimi. È il primo Papa gesuita, il primo sudamericano e il primo Francesco della storia della Chiesa.
Un inizio rivoluzionario
Dal primo momento del suo pontificato, Papa Francesco rompe il protocollo. Si affaccia su Piazza San Pietro con un semplice “Buonasera”, senza ostentare fasti, e chiede ai fedeli di pregare per lui prima ancora di impartire la benedizione. È un gesto che segna subito il suo stile: un papato improntato alla semplicità, alla vicinanza con la gente e alla riforma della Chiesa.
Uno dei suoi primi atti è il rifiuto dell’appartamento papale, scegliendo di vivere nella Casa Santa Marta, una residenza più modesta all’interno del Vaticano, per rimanere vicino ai suoi collaboratori. Un segnale chiaro della sua volontà di una Chiesa meno distante e più accessibile.
Le grandi battaglie di Papa Francesco
Nel corso del suo pontificato, Papa Francesco ha affrontato con determinazione temi cruciali per la società e la Chiesa, portando avanti riforme e aperture su diversi fronti:
Povertà e giustizia sociale – Ha sempre messo al centro della sua missione i poveri e gli emarginati, denunciando il capitalismo sfrenato e le disuguaglianze sociali.
Ambiente e cambiamento climatico – Con l’enciclica Laudato Si’ (2015), ha richiamato il mondo alla responsabilità ecologica, sottolineando il legame tra degrado ambientale e ingiustizia sociale.
Dialogo interreligioso – Ha promosso incontri con leader di altre religioni per favorire la pace e il rispetto reciproco, rafforzando il rapporto con l’Islam e le Chiese ortodosse.
Riforma della Curia – Ha avviato un processo di riorganizzazione della macchina vaticana, cercando di combattere corruzione e inefficienza.
Apertura su temi etici e morali – Pur mantenendo la dottrina tradizionale, ha promosso un atteggiamento più inclusivo verso i divorziati risposati, le persone LGBTQ+ e le donne nella Chiesa, puntando su misericordia e accoglienza piuttosto che su condanne.
Un Papa vicino alla gente
Papa Francesco ha sempre mostrato un legame speciale con le persone comuni. I suoi gesti di umiltà e solidarietà lo hanno reso amatissimo:
Lavare i piedi ai detenuti durante il Giovedì Santo,
Telefonare a fedeli in difficoltà,
Visitare zone di guerra e periferie dimenticate.
La sua empatia e semplicità lo hanno reso uno dei Papi più seguiti e apprezzati della storia recente, ma anche uno dei più criticati da alcuni ambienti conservatori, che lo accusano di “eccessive aperture”.
Un’eredità ancora in costruzione
Dopo oltre un decennio di pontificato, Papa Francesco continua a essere una voce di riferimento mondiale su pace, giustizia e diritti umani. In un mondo segnato da guerre, crisi economiche e tensioni sociali, il suo messaggio di fratellanza universale e solidarietà resta più attuale che mai.
A prescindere dai giudizi sulla sua opera, Francesco ha cambiato il volto della Chiesa, riportando al centro la semplicità del Vangelo e il servizio agli ultimi. Un Papa che, con le sue parole e i suoi gesti, ha segnato un’epoca.