La senatrice Liliana Segre, attualmente bersaglio di una nuova ondata di attacchi sui social media, si mostra preoccupata per il futuro della memoria dell'Olocausto. Esprime il timore che ci sia un rischio concreto, se non addirittura la certezza, che un giorno l'Olocausto venga completamente dimenticato e ridotto a una breve annotazione nei libri di storia.

Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, ha condiviso le sue preoccupazioni in un'intervista con Marco Vigevani, presidente del comitato eventi del Memoriale della Shoah. Segre ha paura che accada "come in 1984, libro di George Orwell in cui vengono riscritti i libri e tutte le generazioni sanno quello che il governo vuole che si sappia".

"Io sono di natura pessimista - ha detto la senatrice - e questo certamente non aiuta in questo mio giudizio ma sono così sicura dentro di me che una volta spariti, e ormai manca poco, gli ultimissimi superstiti e quando sarà finita la generazione dei figli dei superstiti, e dei nipoti forse, man mano che il tempo passerà, sia per la questione di come è stato finora sia per le falsita che verranno dette, così come in 1984 di Orwell, che secondo me dovrebbe essere adottato nelle scuole", la Shoah sarà ridotta a una frase nei libri di storia".