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“Li conosco, mi sembrano brave persone, sono stata spesso a casa loro. Quello che è successo mi pare un sogno”. Sono le parole, quasi sconcertate, di una vicina di casa di Errico Risalvato, a Campobello di Mazara, nel Trapanese, dove è stato trovato il secondo covo di Matteo Messina Denaro.
Risalvato fu indagato e poi assolto, nel 2001, dall'accusa di associazione mafiosa. All’interno dell’abitazione a 2 piani un vero e proprio bunker che il boss, arrestato il 16 gennaio a Palermo dopo 30 anni di latitanza, ha fatto costruire nella stessa zona in cui si trova il primo covo, individuato poche ore dopo la sua cattura. Ne parla Fanpage in un articolo di Ida Artiaco.
“La moglie è una maestra in pensione malata e anche lui mi sembrava una brava persona” ha detto alla stampa la vicina, ammettendo addirittura di aver frequentato quella casa ma di non aver mai sospettato nulla o notato qualcosa di strano: “Avevano un sacco di gatti, spesso ci andavo. La figlia abita al piano di sopra. In casa non ho mai notato nulla. C'è all'ingresso una scala che porta al primo piano e un salottino, poi la cucina e un'altra stanza”.
Con incredulità, la donna ha ammesso: “Mi sembra un sogno, tutta questa storia mi sembra esagerata. Quando ho visto arrivare tutti quei carabinieri.. sono venuti verso mezzogiorno e ancora sono lì”.
La visione approfondita di alcuni dati catastali ha fatto sì che gli investigatori del Gico della Guardia di Finanza individuassero il secondo covo utilizzato da Matteo Messina Denaro.