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È stato ritrovato il cellulare di Ilaria Sula, la studentessa uccisa a Roma dall’ex fidanzato Mark Antony Samson. Il dispositivo, ora sotto sequestro, era nascosto nell’abitazione del reo confesso, che avrebbe accoltellato la giovane con tre fendenti al collo all’interno di un appartamento nel quartiere Africano, prima di abbandonarne il corpo in un dirupo a Capranica Prenestina.
Il ritrovamento del telefono potrebbe fornire elementi utili a chiarire le dinamiche e il movente del delitto. Intanto proseguono le analisi sui dispositivi elettronici già in mano agli inquirenti: il tablet e il computer di Ilaria, insieme al cellulare di Samson, sono oggetto di accertamenti disposti dalla Procura di Roma.
L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, contesta a Samson l’omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva e l’occultamento di cadavere. Indagata anche la madre del giovane, con l’accusa di concorso nell’occultamento del corpo.
Dinamica dell'omicidio
Secondo la confessione di Samson, l'omicidio è avvenuto il 26 marzo 2025. Dopo aver letto un messaggio sul cellulare di Ilaria, avrebbe reagito con violenza, colpendola con tre coltellate al collo. Successivamente, avrebbe occultato il corpo in una valigia, gettandola in un dirupo a Capranica Prenestina. Samson è attualmente detenuto nel carcere di Regina Coeli. La Procura di Roma sta valutando l'aggiunta di ulteriori aggravanti, come la premeditazione e la crudeltà.
Risultati dell'autopsia
L'autopsia ha rivelato che Ilaria è stata picchiata prima di essere uccisa. Sono stati riscontrati segni di colluttazione e lesioni compatibili con pugni e schiaffi, smentendo la versione di Samson che parlava di un'aggressione improvvisa.
Coinvolgimento della madre di Samson
La madre di Mark Antony Samson è indagata per concorso nell'occultamento di cadavere. Secondo gli inquirenti, avrebbe avuto un ruolo attivo nell'aiutare il figlio a ripulire la scena del crimine e a gestire il corpo di Ilaria.