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L'omicidio di Loris Stival è ancora irrisolto ma, col passare dei giorni, il quadro che si presenta agli inquirenti si fa sempre più chiaro e sconvolgente.
Il personaggio chiave nell'inchiesta è ormai a tutti gli effetti la madre del piccolo, Veronica Panarello, sui cui comportamenti il giorno della scomparsa e morte del bimbo di 8 anni rimangono ancora tanti, troppi dubbi.
La donna ha raccontato agli inquirenti di aver lasciato quella mattina il bambino vicino a scuola, ma ha mentito. Nessuna testimonianza e nessuna immagine ripresa dalle numerose telecamere a circuito chiuso posizionate lungo il tragitto fatto dall'auto della donna confermano la sua versione. A bordo della Polo, infatti, non si vede nessuno oltre a Veronica.
Particolarmente importante è il filmato girato da una telecamera davanti all'abitazione degli Stival che ritrae la donna salire in macchina e, subito dopo, una sagoma avvicinarsi all'auto per poi allontanarsi quasi subito e tornare a casa. Quella sagoma, per gli investigatori, è Loris che si sarebbe allontanato dalla madre dopo una discussione. Già da giorni, questo lo ha raccontato la donna stessa, Loris faceva i capricci perché non voleva andare a scuola; possibile dunque che anche quella mattina il bambino abbia protestato e sia voluto rimanere a casa.
Loris, dunque, quella mattina, non è andato a scuola ed è per questo che i cani molecolari non hanno individuato tracce del suo odore una volta portati nel luogo dove la madre diceva di averlo lasciato. Sospetto, inoltre, il fatto che la donna abbia lasciato Loris in quell'incrocio a settanta metri da scuola invece di lasciarlo davanti all'ingresso ma, si giustifica lei, "Questo è un posto tranquillo, non c'era motivo perchè mi preoccupassi".
Ricostruendo la sua mattinata di sabato, Veronica ha raccontato una serie di spostamenti alcuni dei quali non hanno trovato riscontro. Una volta rientrata a casa, la sua macchina viene ripresa dalle telecamere mentre esce una seconda volta, dopo un'ora.
Quando va a scuola a prendere il bambino e lui non esce dall'edificio, la donna corre subito a chiedere aiuto ai vigili, altro comportamento sospetto, dal momento in cui le maestre erano ancora tutte dentro l'istituto pronte a ricevere i genitori.
Menzogne, dubbi, contraddizioni, inesattezze. Per questo motivo, ieri, Ris e polizia hanno perquisito a fondo casa Stival. Pare che la donna, negli ultimi tempi, avesse tentato due volte il suicidio. L'ennesimo particolare inquietante di una vicenda che sconvolge l'Italia e forse, presto, sarà più chiara.