La farina di grilli è diventata argomento di discussione già dallo scorso 24 febbraio, quando ne sono stati autorizzati utilizzo e commercio dalla Commissione Europea.

La settimana scorsa ha debuttato in un noto locale di Milano il primo hamburger alla farina di grilli, il Grillo cheeseburger, per il quale c’è stata una fila chilometrica e una grande divisione degli utenti sul web (LEGGI L’ARTICOLO).

Tantissimi i commenti di chi vorrebbe provare cibi “del futuro” e ancora di più quelli dei diffidenti. Ma ancora prima del Grillo cheeseburger, durante la prima settimana di febbraio, un giovane panettiere torinese, Enrico Murdocco, ha deciso di realizzare un pane a base di farina di grilli. E per questo è stato insultato.

Ebbene sì. Tantissimi i commenti negativi sotto gli articoli che ne parlavano a cui, come riporta Vanity Fair, Enrico guarda con un sorriso di superiorità e sicurezza: “Non sono un ingenuo, mi aspettavo che ci fosse una polarizzazione delle opinioni: o fortemente contrari o totalmente favorevoli. Però non pensavo che avrei ricevuto tante cattiverie gratuite, soprattutto da persone che potrebbero essere i miei genitori: speravo in un po' più di maturità”.

Sono da sempre curioso, faccio esperimenti, assaggio, studio, e mi sono sentito di provare questa cosa nuova – ha detto Enrico - È qualcosa che va in contrapposizione alla nostra tradizione? Sì, va bene, e pazienza. Nessuno è obbligato a comprarlo, nessuno vi obbligherà a mangiarlo e non ci sono rischi da un punto di vista della salute: inviterei tutti a stare un po' più sereni”

Enrico parla anche della sua opera, la prima pagnotta a base di farina di grilli Made in Italy: “Abbiamo fatto qualche prova, fino a raggiungere un ottimo risultato sia dal punto di vista delle consistenze che da quello del gusto”.