Un uomo di 58 anni è stato condannato dal Tribunale di Roma a cinque anni e quattro mesi di reclusione per aver sottoposto la moglie incinta a ripetute violenze fisiche e psicologiche. Secondo quanto riportato dal quotidiano, La Repubblica l’uomo non solo abusava sessualmente della coniuge, ma la costringeva anche a lavarsi con candeggina, sostenendo che dovesse “purificarsi”.

Le indagini hanno rivelato che l’imputato impediva alla moglie di uscire di casa, di avere contatti con i familiari e di prendersi cura di sé stessa. In un episodio particolarmente agghiacciante, l’ha obbligata a utilizzare cinque litri di candeggina per lavarsi, accusandola di aver incontrato qualcuno di nascosto. Inoltre, l’uomo minacciava la donna con un coltello, dicendole: “Vuoi vedere cosa si prova a morire?”.

Le violenze non risparmiavano nemmeno i figli della coppia, tra i due e i cinque anni, che venivano costretti a lavarsi con acqua fredda e obbligati a uscire senza giacca né scarpe anche durante l’inverno. Li faceva giocare anche una pistola.

Dopo anni di abusi, la donna ha trovato il coraggio di denunciare il marito.

Attualmente, lei e i bambini sono al sicuro in una casa famiglia, mentre l’uomo dovrà scontare la pena detentiva stabilita dal tribunale.

Questa vicenda sottolinea ancora una volta l’importanza di denunciare tempestivamente situazioni di violenza domestica e di garantire protezione e supporto alle vittime.