"Importanti ripercussioni sul servizio ferroviario". E pure possibili "cancellazioni" di Frecce, Intercity e Regionali. Il prossimo fine settimana si prospetta nuovamente difficile per i viaggiatori italiani, a causa dello sciopero del personale delle ferrovie annunciato da alcune sigle sindacali autonome, tra cui Usb, come riportato nel bollettino del gruppo Fs. L'agitazione è prevista per iniziare alle 21 di sabato 25 e terminare alle 21 di domenica 26, con una durata precisa di ventiquattro ore. Tuttavia, Fs avverte che gli effetti dello sciopero, come cancellazioni e ritardi, potrebbero manifestarsi prima dell'inizio ufficiale e protrarsi oltre l'orario di chiusura previsto, tanto che il consiglio è quello di "informarsi prima di recarsi in stazione e, se possibile, a riprogrammare il viaggio".

Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha recentemente sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione delle ferrovie italiane durante le sue informative alla Camera e al Senato. Ha evidenziato che il settore ferroviario nazionale è attualmente in una fase di criticità a causa di "episodi oggettivamente sconcertanti" che si protraggono dallo scorso 28 novembre. Risale a quella data un incendio doloso che avrebbe colpito 17 veicoli nella sede legale di Italferr, azione poi rivendicata da "frange anarchico-insurrezionaliste", ha detto il vicepremier.In seguito a ciò, è stata intensificata la sorveglianza e il personale di Rfi è stato sollecitato a segnalare eventuali anomalie. Resta da chiarire se gli eventi di oggi siano da attribuire ai presunti sabotaggi. Riguardo alle agitazioni, Salvini aveva menzionato questo problema nel suo report: "Nel 2024 il settore dei trasporti ha registrato 626 scioperi, più di uno al giorno", sui quali "ho dovuto intervenire più volte" con l'uso della precettazione.

Arriva, poco dopo il comunicato di Fs, la reazione del Codacons. "Solo nel comparto dei trasporti pubblici", si legge, "da inizio anno al 26 gennaio si contano già 16 scioperi a livello nazionale e locale". "È ora di dire basta a proteste continue e ravvicinate nel tempo - conclude - hanno come unica conseguenza quella di arrecare un ingiusto danno ai cittadini".