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Lo sciopero del personale delle attività ferroviarie "sta riuscendo nonostante i costanti tentativi di boicottaggio messi in atto da numerose aziende, tra tutte Trenitalia, anche a danno dei passeggeri, ai quali si è dichiarato garantito un servizio che non è stato possibile assicurare, per l'altissima adesione all'astensione dal lavoro". Lo ha annunciato Cub Trasporti ha comunicato in un comunicato stampa che, insieme ad altri sindacati di base, ha annunciato lo sciopero attualmente in corso, il quale terminerà alle 21 di oggi, come dichiarato nel bollettino del gruppo Fs.
L'agitazione, cominciata alle 21 di ieri, sabato 25 gennaio e che terminerà alle 21 di oggi, domenica 26, con una durata precisa di ventiquattro ore, sta mettendo in queste ore in difficoltà i viaggiatori italiani.
"Il bilancio definitivo si farà al termine della giornata di mobilitazione - afferma la sigla - ma a poche ore dall'inizio dello sciopero degli addetti alle attività ferroviarie si può già confermare che l'adesione della categoria è crescente: numerose le cancellazioni e i ritardi da nord a sud del nostro Paese".
"Una riduzione dell'orario di lavoro e una revisione della sua articolazione che faccia cessare turni, spesso insostenibili e dannosi, per le necessarie garanzie a tutela sicurezza del personale e dei viaggiatori, per un adeguamento dei salari che per alcuni istituti si attende da circa 20 anni, per un servizio di qualità anche sulle tratte regionali e locali, contro le politiche di esternalizzazione, alla base di numerosi incidenti e contro le logiche di liberalizzazione", sono le rivendicazioni che la Cub ricorda.
"Dai primi dati in nostro possesso, ancora parziali, si confermano gli andamenti degli scioperi precedenti: un'adesione altissima ed eccezionale che dimostra lo stato di mobilitazione dei lavoratori del settore", ha affermato l'Usb. "I ferrovieri - ricorda il sindacato di base in una nota - scioperano contro la logica di speculazione, causa dell'attuale allarmante stato di degrado dopo decenni di smantellamento occupazionale e produttivo, mobilitandosi per un rinnovo contrattuale che preveda: adeguamenti salariali veri; sicurezza sul lavoro e nella circolazione ferroviaria; riduzione dell'orario di lavoro a parità di stipendio; dignità economica e professionale; partecipazione e democrazia sindacale".