Il 23 agosto 2014, dopo un litigio per gelosia, aveva spinto in un burrone, in Valtellina, la sua fidanzata, la ventitreenne cameriera Veronica Balsamo, di Grosio (Sondrio), poi colpita con un sasso alla testa per finirla alla base del dirupo.

Emanuele Casula, diciottenne all'epoca del fatto, apprendista operaio residente a Grosotto (Sondrio) e originario di Ortueri, è stato condannato dal gup Fabio Giorgi a venti anni di reclusione per l'omicidio della ragazza, soppressione di cadavere e tentato omicidio del trentaduenne Gianmario Lucchini di Grosotto, ora in stato vegetativo in una casa di riposo, ritenuto dall'imputato scomodo testimone dell'atroce delitto.