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La Corte di Cassazione ha messo la parola fine sulla vicenda giudiziaria legata alla strage di Erba, respingendo il ricorso presentato dai difensori di Olindo Romano e Rosa Bazzi, coniugi condannati all'ergastolo. I giudici hanno confermato la decisione della Corte d'Appello di Brescia, che aveva già respinto l'istanza di revisione della sentenza di carcere a vita.
Di conseguenza, il processo non verrà riaperto e i due coniugi resteranno in carcere. Le tre fasi di giudizio hanno confermato l'ergastolo per Olindo Romano e Rosa Bazzi come autori della strage di Erba. Secondo i giudici dell'Appello e ribadito poi dal procuratore capo di Como, le indagini preliminari hanno raccolto prove materiali, documentali, dichiarative, scientifiche e logiche incontestabili, e non solo le confessioni.
Il procuratore generale Giulio Monferini aveva richiesto l'inammissibilità dell'istanza, sottolineando che le cosiddette "prove nuove" presentate dalla difesa erano mere congetture astratte.
La Suprema Corte ha quindi rigettato il ricorso, confermando l'impostazione della Corte d'Appello di Brescia che aveva respinto l'iniziativa difensiva.