“Eitan sta lentamente apprendendo quello che è accaduto, attraverso la famiglia e gli psicologi che gli sono accanto”. A dirlo l’avvocato Cristina Pagni, legale dei familiari del bimbo israeliano. “Gli è stato spiegato quello che è successo, con le modalità concordate dai medici, dagli specialisti e dai familiari. Si tratta di processi molto lunghi ed estremamente delicati”, rsi legge sul Corriere della Sera che riporta le parole del legale.

Intanto, le condizioni del piccolo Eitan, l’unico sopravvissuto alla strage di Stresa, continuano a migliorare anche se ancora non è possibile stabilire quando potrà lasciare l’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.

“Faremo di tutto perché i sogni di Eitan diventino realtà. Vogliamo giustizia, quello che è successo sul Mottarone si poteva evitare”. Aveva scritto nei giorni scorsi Aya, la zia del bimbo, nominata dal Tribunale di Torino come sua tutrice, ma il provvedimento sarà riesaminato dal giudice tutelare di Pavia, dove Eitan risiede ufficialmente.

Quel tragico 23 maggio, Eitan ha perso il papà Amit, la mamma Tal, il fratellino di due anni Tom e i bisnonni Barbara e Itshak. Da domenica 30 maggio il piccolo, aiutato dalla zia Aya, e dalla nonna materna, ha incominciato a mangiare cibi morbidi e leggeri.