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“Noi ci riprenderemo in qualche modo, e a quel punto? I colpevoli potrebbero escogitare altri modi per impedirci di lavorare?” Roberto Fadda racconta la sua storia con la voce stanca. Stanca di dover ripercorrere la stessa sventura che gli si presentò nel 2019 a causa di un atto incendiario ai danni di un mezzo di sua proprietà. “Questa volta è diverso, hanno colpito il cuore della nostra azienda. Il deposito, l’ufficio, le apparecchiature che ci consentivano tutti i giorni di lavorare. Sono entrati in un luogo video sorvegliato e indisturbati hanno deciso di farci del male. Nel 2019 il camion era in un parcheggio pubblico nel cuore della città. Fu terribile, ma non come questa volta”.
Roberto, proprietario dell’Eco Opera insieme a Federica Carcangiu, ha aperto le porte della sua azienda e ci ha mostrato cosa rimane del suo deposito e degli investimenti effettuati dai due giovani. L’imprenditore si pone anche delle domande: “E se questi criminali, padroni di questa malvagità, decidessero di investire in altri settori? Supponiamo nella ristorazione, i ristoratori potrebbero ritenersi sereni nel continuare a lavorare? Dobbiamo iniziare a capire che questi atti devono essere attenzionati e puniti severamente.”
Per i due imprenditori è stata aperta una raccolta fondi sul sito Gofundme.com per sostenere l’azienda nel momento più delicato che abbia mai incontrato. “I sardi hanno un cuore grande e lo stanno dimostrando. La partecipazione della collettività ci scalda il cuore, ci fa sentire meno soli.” ha commentato Federica Carcangiu.
Link per la donazione: Aiutiamo EcoOpera a rialzarsi dopo l’incendio