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Grande atto di generosità e di solidarietà, la donazione del sangue è fondamentale ovunque e sempre, in particolar modo in Sardegna, dove c’è un alto tasso di malati di talassemia, e nel periodo Covid, durante il quale, a causa della minor incidenza di occasioni di donazione, si è raccolto meno sangue del solito.
L’Avis di Osilo è stata una delle poche sezioni della provincia di Sassari a non risentire tanto della pandemia; Sardegna Live ha incontrato la presidentessa Claudia Marongiu, infermiera presso la Centrale Operativa del 118, che ci ha parlato della storia della sezione e del suo operato.
“L’Avis di Osilo è nata l’11 aprile 1987 grazie alla volontà di un gruppo di persone particolarmente sensibili e motivate, con il principale obbiettivo di raccogliere sangue, ma negli anni è stata sede di diversi servizi. - ci dice -Fino al 2001 disponeva di un’ambulanza acquisita grazie alla generosità degli osilesi e utilizzata per tutti i servizi ambulanza; poi, dopo al nascita del Servizio nazionale del 118 e per la mancanza di volontari, si è deciso di garantire esclusivamente il trasporto di persone non deambulanti per le visite mediche. Nel 2013 è stata costituita la Protezione Civile che siamo stati costretti a sospendere nel 2021 a causa della mancanza di volontari e di motivazioni.”
Nonostante alcuni servizi non siano attualmente disponibili, Claudia si ritiene molto soddisfatta per quanto riguarda le donazioni di sangue: “La sezione conta circa 150 soci tra donatori effettivi e soci collaboratori. Nel 2021 abbiamo raccolto 251 sacche tra sangue intero e plasma, quindi non abbiamo notato nessun calo durante la pandemia, grazie ad un ottimo sistema di prenotazione che ha permesso di non creare assembramenti e di organizzare efficacemente le raccolte, che vengono effettuate mensilmente”.
Claudia ci racconta inoltre che “l’Avis di Osilo si è sempre resa disponibile a collaborare con la comunità, con vari enti e associazioni, con l’amministrazione comunale, con la parrocchia e non solo. Da 20 anni collaboriamo con l’AIL per la vendita delle Stelle di Natale e delle uova di Pasqua, e in questo periodo stiamo collaborando per la raccolta di beni di prima necessità per l’Ucraina”.
Per chi fosse interessato a donare presso l’Avis di Osili, Claudia afferma che “la prossima raccolta verrà effettuata domenica 3 aprile, mentre giovedì 7 aprile ci sarà una raccolta di plasma”.
La presidentessa tiene inoltre a fare un appello ai “timorosi” che vorrebbero donare, ma che hanno paura dell’ago o che si mettono altri problemi, come il peso minimo delle ragazze. “Secondo me, questo criterio sarebbe da rivedere” ci dice, e aggiunge: “Noi cerchiamo di coinvolgere soprattutto i ragazzi in questo grande atto di solidarietà, utilizzando Internet e i social per raggiungere anche le fasce d’età più giovani, e devo dire che questo metodo sta dando i suoi frutti, anche se la miglior pubblicità nasce in famiglia: se i genitori sono donatori, sarà più facile che anche i figli lo diventino a loro volta”.
E conclude: “Quest’anno l’Avis di Osilo compie 35 anni e speriamo di festeggiare con i nostri donatori e con tutti gli amici delle altre sezioni, perché l’Avis è una grande famiglia e noi siamo orgogliosi di farne parte”.