Cesare Battisti è arrivato in Italia alle 11.30 di questa mattina, a Ciampino, dopo una latitanza durata 37 anni.

Per l’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo, come annunciato dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, si apriranno le porte del carcere oristanese di Massama.

Due gli ergastoli a cui è stato condannato, colpevole di quattro omicidi durante gli anni di piombo. Ad attenderlo presso l’aeroporto militare della Capitale il ministro dell'Interno Matteo Salvini, della Giustizia Alfonso Bonafede e una folla di cronisti, fotografi e operatori tv.

"Ci tengo a nome di 60 milioni di italiani - ha dichiarato Salvini in conferenza stampa - a ringraziare le forze dell'ordine per questo sole, questa speranza, questa certezza, questa ritrovata fiducia nella giustizia. Il clima è cambiato, chi sbaglia paga. L'Italia è un Paese sovrano, libero, rispettato, rispettoso e rispettabile".

"È un risultato storico – le parole di Bonafede -. Oggi l'Italia va a testa alta, perché si fa rispettare nel mondo. Battisti sconterà finalmente la pena dell'ergastolo."

Inizialmente si era ipotizzata la reclusione preso il carcere romani di Rebibbia. In realtà Battisti verrà presto trasferito in Sardegna. A prenderlo in consegna saranno gli uomini del Gom, il gruppo operativo mobile della polizia penitenziaria, così entrerà nel circuito di alta sicurezza riservato ai terroristi. Dovrà scontare un ergastolo ostativo, senza la possibilità di ottenere alcuno sconto di pena. Con tutta probabilità sarà sottoposto a sei mesi di isolamento diurno in cella singola.