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I carabinieri di Cagliari hanno svolto ieri sera e stanotte un nuovo servizio coordinato in area Sant’Elia, rivolto, particolarmente ma non soltanto, al contrasto alle attività di spaccio di stupefacenti che storicamente vi avvengono e a garantire il controllo del territorio. Sono state impiegate undici pattuglie, col concorso di un contingente di venti carabinieri del 9° “Battaglione Sardegna” e dei cinofili dell’Arma di Elmas.
In tale contesto i carabinieri della Stazione di San Bartolomeo hanno dato esecuzione a un’ordinanza sostitutiva della misura cautelare degli arresti domiciliari con quella della custodia in carcere, emessa dalla Corte d’Appello di Cagliari – 1^ Sezione Penale – nei confronti di un 23enne, residente in Via Schiavazzi disoccupato, gravato da numerose denunce nonostante la giovane età.
Il giovane era stato sottoposto agli arresti domiciliari con ordinanza del G.I.P. di Cagliari del 7 febbraio 2020. Il provvedimento scaturisce da una comunicazione di notizia di reato, trasmessa dalla stessa Stazione lo scorso 21 gennaio, a seguito del rinvenimento nell’abitazione del giovane, in occasione di un controllo dei carabinieri stessi, di 11 grammi di hashish e di un grammo di marijuana, nonché a seguito del deferimento in stato di libertà dello stesso per il reato di minaccia a pubblico ufficiale. Il ragazzo è stato tradotto al carcere di Uta.
Il “coprifuoco” notturno è stato sostanzialmente rispettato stanotte, anche in quel quartiere di Cagliari. Solo tre persone sono state complessivamente sanzionate amministrativamente in relazione alla normativa per il contenimento della pandemia in corso, in quanto non hanno saputo giustificare la loro uscita notturna, mentre altre 18 persone fermate mentre viaggiavano in auto, hanno saputo fornire esaurienti giustificazioni di lavoro, salute, stati di necessità.