Era rimasto “intrappolato” in Sardegna dopo una serie di vicissitudini. Flavio Pintus nei giorni scorsi aveva raccontato a Sardegna Live la sua vicenda (qui l'intervista): bloccato nell’Isola perché sprovvisto di super green pass, dopo essere giunto da Roma per assistere il figlio che, in vacanza a Capodanno insieme agli amici, era risultato positivo al Covid. Ci aveva parlato di “diritti costituzionali calpestati” e aveva promesso di portare avanti la sua personale battaglia. 

“A casa mia moglie, mia figlia minorenne e mia madre anziana e malata”, lui - non vaccinato - e suo figlio positivo a Gonfo Aranci, nella casa estiva. Dopo un mese di permanenza forzata l’impiegato bancario è tornato a Roma per vie traverse. “Ho fatto ritorno nella mia residenza, dalla mia famiglia. Sono dovuto passare dalla Corsica”.

“Un cittadino italiano costretto a transitare da un altro Paese per rientrare presso la propria abitazione”, constata amareggiato. “Date voce a tutti i sardi che sono obbligati a stare lontani dalla loro vita. Io – si ripromette – cercherò in ogni modo di portare tutto davanti a un giudice competente in materia”. “La Sardegna va liberata da questa ingiustizia profonda”, conclude.