Forse non siamo a tanto e mai arriveremo, ma per il presidente della commissione politiche per la sicurezza del Comune di Cagliari, è fondamentale che la città capoluogo della Sardegna, e il porto a sud dell’isola, dica No anzitutto all’arrivo delle scorie nucleari e anche alla creazione di un mega deposito bunker per le scorie nucleari, nella zona centrale dell’Isola. Il suo è il primo atto che chiede all’aula di via Roma di dibattere sull’argomento. No a caso, per far sì che a palazzo Bacaredda si esprima il Consiglio comunale, Marcello Polastri ha depositato una mozione indirizzata al primo cittadino, e ai massimi esponenti delle istituzioni regionali e nazionali. “In ballo c’è la sicurezza dell’isola, dell’ambiente, dei sardi tutti”.

Un atto di indirizzo politico, quello del consigliere comunale di Sardegna Forte, ora in capo al Psd’Az, e  al quale seguiranno nei prossimi giorni future azioni, magari l’unione di tutta l’aula di palazzo Bacaredda. Forse altre mozioni o documenti.

L’atto è stato depositato e condiviso anche dalla consigliera Loredana Lai, e va contro il deposito e lo stoccaggio di scorie nucleari ed altri rifiuti pericolosi e radioattivi in Sardegna.

“Grande preoccupazione è stata generata dalle recentissime notizie sull’individuazione, in Sardegna, di aree potenzialmente idonee a ospitare un deposito nazionale, se non addirittura più depositi, per lo stoccaggio di rifiuti radioattivi provenienti da tutta l’Italia e - conclude Polastri - nonostante a stabilirlo sia la Carta nazionale elaborata dalla Sogin e approvata dai Ministri dello sviluppo economico e dell’ambiente, la Sardegna ha da sempre respinto l’ipotesi di trasformare l’Isola in una pattumiera nucleare”. “Ora - conclude il leader di Sardegna Forte a Palazzo Bacaredda - perché dovremmo cambiare idea, per una scelta calata dall’alto che rispediamo al mittente ?”.