Stava camminando tranquillamente sul marciapiede per andare a raggiungere i compagni di classe quando si è vista affiancare da un'auto con a bordo un uomo che abbassato il finestrino e le ha chiesto: “Ho voglia di fare sesso, sai dove ci sono gruppi per farlo?”. E le ha detto: “Hai un bel culo”.

Vittima della molestia una ragazzina di 13 anni. A raccontare l’accaduto a Sardegna Live è sua madre: “Mia figlia domenica 23 ottobre, alle ore 17, si stava recando verso la sua scuola dove avrebbe incontrato alcuni compagni di classe. In via Nebida, è stata affiancata, mentre camminava sul marciapiede, da un uomo in macchina che aveva dai 35 ai 40 anni. Improvvisamente le ha detto che aveva voglia di fare sesso e le ha chiesto se in zona ci fossero gruppi che fanno incontri sessuali. Mia figlia, in preda al panino ha risposto no, e lui ha continuato a parlarle dicendole che aveva un bel sedere”.

La ragazzina a questo punto, nel panico, ha chiamato il padre e i genitori sono corsi da lei. In cinque minuti sono arrivati sul posto, ma nel frattempo il molestatore si è dato alla fuga.

“Mia figlia – continua a raccontarci la donna - è salita immediatamente in macchina e abbiamo iniziato a cercare quest’uomo. In via Quirra c’era una pattuglia della polizia a cui abbiamo raccontato l’accaduto. Gli agenti ci hanno detto di sporgere denuncia, ma noi sapevamo già che sarebbe stata contro ignoti”.

La mamma ci spiega con forte preoccupazione che la figlia “da quel giorno non è più uscita, è traumatizzata e ha paura possa riaccadere una cosa del genere o qualcosa di peggio”.

Sostenuti dall’avvocato Gianfranco Piscitelli, i genitori della ragazzina presenteranno oggi la denuncia ai carabinieri. “La signora – spiega il legale, nonché vice presidente dell’associazione Luna e Sole - si è rivolta a me dopo che ha sentito parlare del maniaco sessuale di Mulinu Becciu e di quanto accaduto alla bambina di 10 anni martedì scorso, 1°novembre, nel parco di via Talete, nel quartiere del Cep”.

Non abbiate paura di raccontare quanto accade a voi o ai vostri figli e denunciate – ribadisce l’avvocato Piscitelli -. Non siete soli. Il nostro centro antiviolenza è sempre a disposizione del territorio, anche con il nostro staff di psicologi”.

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