Marcello Melis il professore di 47 anni ai domiciliari per concussione e violenza sessuale nei confronti di alcune studentesse dell'istituto superiore in cui insegnava, avrebbe reagito ostentando un'apparente sicurezza quando gli agenti della polizia della sezione di Pg della Procura di Cagliari sono andati a notificargli il provvedimento.

Nel corso delle perquisizioni di ieri sera – altre sono state eseguite durante la giornata di oggi – ha collaborato con gli investigatori ma allo stesso tempo, quasi a voler nascondere preoccupazione e paura, avrebbe commentato quanto stava accadendo dicendo che, diffusa la notizia del suo arrestato, sarebbe stato visto come un mostro e sarebbe diventato suo malgrado famoso.

Durante il sequestro del materiale informatico e degli oggetti trovati nel suo studio e nell'abitazione in cui viveva con la compagna - ci sono anche due pistole e un fucile ad aria compressa legalmente detenuti, una spada katana e numerose munizioni alcune non denunciate - si sarebbe lasciato andare a battute amare e quasi scherzose collegando gli oggetti erotici alle contestazioni mosse nei suoi confronti.