Sei anni di reclusione più un ulteriore anno di divieto di avvicinamento a minori e interdizione perpetua dai pubblici uffici e da qualsiasi lavoro inerente i minori. Questa la condanna in primo grado pronunciata dal giudice del Tribunale di Cagliari, Roberto Cau, nei confronti di Andrea Puxeddu, l’insegnante di 35 anni accusato di aver violentato un’alunna di 12 anni.

Questa mattina in aula c’era anche il padre della vittima, assistito dall'avvocato Gianfrancesco Piscitelli che difendeva come parti civili costituite la minore ed i genitori, oltre all'avvocato Elisabetta Magrini per la costituita Associazione Angeli nel Cuore di Arbus. L’imputato, presente oggi in Aula, è difeso dall’avvocato Mattia Vinelli.

Puxeddu è stato inoltre condannato anche a riconoscere una provvisionale immediatamente esecutiva nei confronti della minore per 30mila euro oltre a 5mila euro per ciascun genitore e dovrà pagare le spese legali.

“Per ora è la fine di un incubo. Sia mia figlia che mia moglie sono assistite da psicologhe per il grave trauma. Devo ringraziare il Pubblico Ministero per l'impegno e meticolosità nelle indagini ed il Giudice per non aver tenuto conto delle cattiverie dette dalla difesa dell'imputato dipingendo mia figlia come una visionaria ed i fatti denunciati come vendette contro il povero professore trasformandolo da carnefice in vittima. L'avv. Piscitelli ci è stato vicinissimo con tutta la sua professionalità e mi ha aiutato a placare gli istinti naturali in qualsiasi genitore di fronte ad un simile grave fatto, invitandomi ad avere estrema fiducia nella Giustizia. Grazie, spero che riusciremo, specialmente mia figlia, a metabolizzare tutto questo”.

Questo invece il commento dell’avvocato Gianfrancesco Piscitelli: “Sono felicissimo del fatto che la richiesta del P.M. dott. Caria sia stata accolta in pieno. Purtroppo con la scelta del rito abbreviato non ho avuto la possibilità di smentire i testimoni a difesa in fase di controesame. È giusto che l'imputato non si avvicini mai più a minori ed intraprenda un percorso di riabilitazione. Come già detto in precedenti interviste, condanno l'omertà di chi sapeva o sospettava perché noi tutti affidiamo i nostri figli con fiducia a chi dovrebbe educarli, tutelarli e proteggerli nel loro percorso di crescita e non certo per tradirli abusando della loro fragilità”.