Il Consorzio di Tutela del Pecorino Sardo sarà assente domani a Roma al tavolo di filiera sul prezzo del latte ovino per "il perdurare - spiega - dello stato di agitazione che ancora oggi attraversa la Sardegna". La decisione arriva all'indomani della richiesta dei pastori - votata all'unanimità all'interno della bozza di intesa con le loro controproposte - di azzerare i Cda di tutti i Consorzi di tutela (si è già dimesso il presidente del Consorzio del Pecorino romano).

Non una chiusura totale, però. "Confermiamo la nostra disponibilità a sederci a tutti i tavoli che verranno purché - avvertono i vertici del Consorzio del Pecorino sardo - si ristabiliscano le condizioni del dialogo e si ragioni con serenità di strategie di filiera e non solo dei problemi contingenti strettamente legati alla remunerazione della materia prima, in cui come Consorzio di tutela, come ben noto a tutti, non abbiamo né possiamo avere alcun ruolo".