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"A che titolo, e in base a quale logica, ci sono i militari a presidiare l'ingresso delle miniere nelle zone di Arbus e di Guspini?", a porsi la domanda è il leader del Movimento indipendentista Meris, Doddore Meloni, secondo il quale “le scorie radioattive arrivate già da tempo in Sardegna, a nostra insaputa". La denuncia dell'indipendentista segue il suo no deciso alla realizzazione nell'Isola del sito unico nazionale per il deposito delle scorie nucleari.
Inoltre, Meloni ribadisce anche il suo no al progetto dei radar costieri della Guardia di Finanza bloccato qualche anno fa "legato - ha spiegato il leader - al progetto di utilizzare le miniere della costa occidentale della Sardegna come depositi di scorie nucleari. Il compito dei radar era quello di monitorare l'arrivo via mare delle scorie dirette alle miniere di Carbonia, Buggerru, Montevecchio, Monteponi e dell'Argentiera".