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Tra i 15 finiti in carcere, di cui tre però risultano all'estero, nell'ambito dell'inchiesta Monte Rosa 2020, condotta dal pm della Procura di Brescia Benedetta Callea su traffico di droga, incendi ed estorsioni, c'è anche un componente della famiglia Orrù, di origine sarda ma trapiantati a Brescia da anni e già al centro di numerose indagini per traffico di droga.
Si tratta di Franco Righetti Orrù, 23enne, che secondo l'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Matteo Grimaldi "ha accompagnato alla principale attività di spaccio di cocaina delitti con finalità recuperatoria quali l'estorsione, la rapina, le lesioni, i danneggiamenti al fine di riscuotere il debito nei confronti dei soggetti più restii a saldare".
Oltre a Righetti Orrù, è stato disposto il carcere anche per Fabio e Gledis Duka, Abdellatif Jadid, Donald Lleshaj, Aleks Cameri, Bilal Muhammad, Ihor Pashko, Ayoub Rachidi, Nikola e Roberto Sandri, David Shahini, Elis Simonaji, Umberto Tebaldini e Mara Terzi. Agli arresti domiciliari invece Riccardo Bellini.