È successo il 12 novembre

2003. 10.40, ora locale a Nassiriya: un camion cisterna carico di esplosivo scoppia nella base italiana dei Carabinieri provocando a sua volta l’esplosione del deposito munizioni. Una strage. Ventotto le vittime: 19 italiani, tra carabinieri, militari dell’Esercito e civili, e 9 iracheni. Il camion esplode sul cancello di entrata perché bloccato dal carabiniere di guardia attraverso l’uccisione dei due attentatori a bordo del mezzo.

Di seguito il nome dei nostri caduti:

Massimiliano Bruno, maresciallo aiutante, Medaglia d'Oro di Benemerito della cultura e dell'arte;

Giovanni Cavallaro, sottotenente;

Giuseppe Coletta, brigadiere;

Andrea Filippa, appuntato;

Enzo Fregosi, maresciallo luogotenente;

Dienele Ghione, maresciallo capo;

Horacio Majorana, appuntato;

Ivan Ghitti, brigadiere;

Domenico Intravaia, vice brigadiere;

Filippo Merlino, sottotenente;

Alfio Ragazzi, maresciallo aiutante, Medaglia d'Oro di Benemerito della cultura e dell'arte;

Alfonso Trincone, Maresciallo aiutante.

 

I militari dell’Esercito:

 

Silvio Olla, caporalmaggiore di Sant'Antioco;

Massimo Ficuciello, capitano;

Alessandro Carrisi, primo caporal maggiore;

Emanuele Ferraro, caporal maggiore capo scelto;

Pietro Petrucci, caporal maggiore.

 

I civili:

 

Marco Beci, cooperatore internazionale;

Stefano Rolla,