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«Non mi dimetterò, ma sarò pronto ad incatenarmi con voi per evitare che le scorie arrivino in Sardegna».
Il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau ha raccolto l’invito del coordinamento NO NUCLE NO SCORIE e al termine di un breve incontro con i capigruppo e la delegazione delle associazioni contro il nucleare - ricevuta al termine dei lavori dell’aula - ha raggiunto insieme al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, i manifestanti che da ieri mattina protestano davanti al palazzo di via Roma, in attesa di sapere se la Sardegna sarà scelta fra i siti idonei ad ospitare il deposito di scorie nucleari.
Il presidente Ganau ha ribadito quanto già espresso durante l’incontro con la delegazione – siamo con voi in una battaglia che è di tutti sardi. Il Consiglio regionale si è espresso in maniera chiara, dimostrando di esser unito contro quella che sarebbe un’altra insostenibile servitù. E si è espresso chiaramente anche il presidente Pigliaru e la giunta regionale – ha ricordato Ganau – come ho già avuto modo di dichiarare in altre occasioni siamo pronti a fare anche l’inimmaginabile per evitare quello che sarebbe per la Sardegna un vero disastro».
Durante l’incontro con i capigruppo i rappresentanti del coordinamento contro le scorie nucleari in Sardegna hanno invitato i rappresentanti del Governo regionale a partecipare al No nucle day, in programma il prossimo 19 aprile. Una manifestazione imponente che coinvolgerà, almeno nel programma degli organizzatori, tutto il popolo sardo - con le campane delle chiese e le sirene nei porti dell’isola che suoneranno alle 12 all’unisono, mentre chiederemo di esporre le bandiere contro il nucleare in tutte le sedi istituzionali sarde – come ha sottolineato Bustianu Cumpostu, tra i leader del comitato.
«Il popolo sardo ha espresso chiaramente la propria volontà con il referendum del maggio 2011 – ha ricordato Claudia Zuncheddu – non si può certo ignorare la sovranità popolare».
Al presidente Pigliaru i rappresentanti del comitato hanno chiesto informazioni riguardo la mappa delle aree «potenzialmente idonee» ad ospitare il Deposito nazionale delle scorie nucleari, nelle mani da qualche giorno dei Ministeri dello Sviluppo e dell’Ambiente.
«Non abbiamo ancora ricevuto alcuna comunicazione in tal senso – ha chiarito il presidente della Regione - ci sono più passaggi per definire la destinazione delle scorie, a cominciare dall'individuazione dei siti idonei. È anche possibile che la Sardegna possa essere uno tra questi, ma esiste grande consapevolezza, a tutti i livelli, che arrivare a ciò sarà molto difficile. Da parte nostra c'è un no deciso. Abbiamo mandato tutti i segnali in questo senso – ha sottolineato il presidente Pigliaru - abbiamo scritto al Ministro prendendo una posizione molto netta e faremo ogni altro passaggio necessario. Come ben sapete, ci stiamo impegnando con decisione per la riduzione delle servitù militari e nei prossimi giorni porterò davanti al Consiglio dei Ministri la nostra opposizione alla servitù di Guardia del Moro: sarà l'occasione non solo per rinnovare le richieste al Governo di impegno per La Maddalena, ma anche per ribadire il nostro no alle scorie».