PHOTO
Sono "salvi" gli 11 consiglieri regionali eletti in questa XV legislatura che ricoprono anche la carica di sindaco in comuni con meno di 10 mila abitanti.
L'assemblea sarda ha infatti approvato all'unanimità, con l'astensione dei Riformatori, una norma interpretativa che esclude l'applicazione del decreto Monti in forza dell'articolo 17 dello Statuto che tra le incompatibilità con la carica di consigliere regionale pone quelle di parlamentare, europarlamentare e sindaco di un comune con oltre 10 mila abitanti.
La legge approvata, composta da un solo articolo, potrà essere utilizzata dai giudici in caso di ricorsi.
"Chi fa il consigliere regionale lo deve fare in maniera esclusiva - sostiene il presidente della commissione Autonomia, Francesco Agus (Sel) - questo significa non fare altre cose, come sindaco, avvocato o idraulico. Detto questo, che è una mia valutazione personale, la legge nasce dal fatto che stiamo ribadendo il rango costituzionale dello Statuto e quindi esercitando l'autonomia della Regione di fronte ad una norma statale di rango inferiore".
Tra i sindaci dei comuni con popolazione inferiore ai 10 mila abitanti, anche due firmatari della proposta di legge: Giuseppe Fasolino (Fi), appena rieletto sindaco a Golfo Aranci, e Roberto Desini (Cd), primo cittadino di Sennori.