"Confrontare le migliori esperienze internazionali sul comportamento degli incendi e sul rischio nei differenti ambienti, dal bosco alle zone urbane, alla luce dei cambiamenti climatici e socio economici, offre grandi opportunità per perfezionare il sistema di prevenzione e migliorare l'efficacia delle operazioni di spegnimento a tutti coloro che sono coinvolti nella salvaguardia dell'ambiente. Penso in particolare alla Protezione civile della Regione e al Corpo forestale, che infatti partecipano attivamente ai lavori di questa Conferenza".

Lo afferma l'assessore della Difesa dell'ambiente Donatella Spano, che ieri mattina ha aperto i lavori della seconda Conferenza internazionale sul rischio e comportamento degli incendi in corso al Alghero.

Circa 150 gli esperti arrivati da tutto il mondo per confrontarsi e condividere gli esiti di progetti e sperimentazioni su fuoco, incendi e tecniche di prevenzione e spegnimento.

"La Conferenza si prefigge anche di stilare una Carta internazionale, che sarà presentata a Parigi, sulle azioni da intraprendere alla luce dei cambiamenti climatici e socio economici legati a gestione e politiche del territorio, alle attività economiche e all'inurbamento" prosegue l'assessore Spano, specificando che sul tema la Sardegna è riuscita a coagulare in questi anni molti progetti e risorse, grazie alla legge sulla ricerca. "In particolare a noi sardi interessano metodologie innovative per far fronte alle situazioni estreme. Se negli ultimi dieci anni l'estensione delle aree bruciate è diminuita, grazie alla maggiore prevenzione e al miglioramento dell'attività antincendio, condizioni di temperature molto alte e venti forti rendono alcune zone particolarmente esposte al rischio. Definire le strategie di mitigazione del rischio, individuare le zone sensibili, predisporre appropriati mezzi di comunicazione e prevenzione costituiscono l'oggetto del progetto Extreme, al centro di questa conferenza".

I lavori della Conferenza internazionale, organizzata dall’Università di Sassari, dall’Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Sassari e dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, si protrarranno fino a venerdì 29 maggio. Mercoledì 27 inoltre ci sarà una tavola rotonda, aperta al pubblico, sulla comunicazione del rischio ambientale a cui parteciperanno, tra gli altri, Luca Mercalli, presidente della Società  Meteorologica italiana, Immacolata Postiglione, responsabile  della comunicazione della Protezione civile nazionale, Graziano Nudda, direttore della Protezione civile della Sardegna e Nicola Sanna, sindaco di Sassari.