"Dal 15 giugno al 23 luglio sono arrivate circa 300 richieste di intervento. Di queste, 142 dalla Sicilia e solo 45, ovvero il 15%, dalla Sardegna".

Lo ha dichiarato il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio, intervenuto alla conferenza stampa organizzata dalla Regione per fare il punto sulla Campagna antincendi 2016.

Curcio ha spiegato che "il Paese, malgrado la crisi economica, cerca di dare una risposta importante e in un quadro di ridimensionamento delle flotte regionali, ringrazio la Sardegna che ha mantenuto una flotta adeguata".

Sull'antincendio boschivo, in particolare, "il sistema lavora tutto l'anno, quindi lo sforzo di questi due-tre mesi è frutto di impegno costante".

Quanto alla flotta di Stato: "quest'anno è consistente: abbiamo 27 mezzi dislocati su 13 basi. E' evidente che i mezzi in campo non possono tenere conto del comportamento umano, che è la causa di incendi più importante. Infatti in presenza di condizioni climatiche e della volontà di creare danno, la flotta andrebbe moltiplicata per cento, ognuno vorrebbe il Canadair sotto casa, ma questo non è possibile".

Infine, ha precisato Curcio, "la dislocazione statica (che quotidianamente viene rivista in funzione degli incendi del giorno prima, come accaduto in Sardegna ai primi di luglio) è stabilita sulla base dell'esperienza maturata negli anni e sui vincoli attuali".