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Il processo per l'omicidio di Dina Dore che si svolge in Corte D'assise a Nuoro si avvia alla conclusione. Nell'udienza di oggi, dopo la relazione del professor Ernesto D'Aloja, il quale ha stabilito che non c'è relazione di parentela fra il Dna di Ignoto 1, ritrovato nello scotch della mano sinistra della vittima, e Antonio Lai padre del supertestimone del processo, il presidente della Corte, Antonio Luigi Demuro, ha dichiarato conclusa la fase del dibattimento.
Dopo aver respinto una nuova perizia sul Dna da parte della difesa, Demuro ha stabilito un calendario di lavori per le prossime due settimane. La prossima udienza martedì 10 febbraio in cui i legali dell' imputato Francesco Rocca, il marito della vittima ritenuto il mandante dell'omicidio avvenuto nel marzo 2008 a Gavoi, procederanno all'esame del loro assistito, mentre per mercoledì 11 è fissata la data per il pm.
Giovedì 12 sarà il turno dell'arringa dei legali di parte civile, nei giorni successivi sarà il turno dei difensori di Rocca. All'udienza di oggi ha assistito il procuratore Distrettuale Antimafia (Dia), Mauro Mura. La Dia, con il Pm Danilo Tronci, ha rappresentato la pubblica accusa nel dibattimento. La sentenza del processo contro il dentista di Gavoi potrebbe arrivare fra due settimane.