L’amore per la recitazione e il teatro, infinita grinta, tante esperienze, importanti collaborazioni, professionalità, spirito d’iniziativa e coraggio. Sono queste le caratteristiche che descrivono alla perfezione Luigi Pusceddu, 32 anni, iglesiente, attore, regista, autore e da qualche anno anche insegnante di recitazione. Ma Luigi non si ferma qui e ha ancora un grande sogno nel cassetto.

Sardegna Live ha intervistato il giovane e talentuoso attore in un momento molto importante della sua vita.

Ciao Luigi e benvenuto su Sardegna Live! Quando e come è iniziata la tua grande passione per la recitazione e il teatro?

Ciao a tutti! Io ho fatto il mio primo provino a soli 11 anni a Roma. Fin da piccolo avevo le idee già chiare su ciò che avrei voluto fare: non giocavo quasi mai con i giocattoli, ma mi divertivo molto di più immaginandomi nei panni di qualcun altro e da allora sono andato avanti con tanti obiettivi inerenti la professione che ora svolgo”.

Ti sei diplomato presso il Teatro Stabile di Torino, importantissima accademia in Italia. Sappiamo che le selezioni non sono facili.

Sono il secondo sardo, da quando è nata la scuola negli anni 90, a essere riuscito ad accedervi, e già, le selezioni non sono semplici. Gli allievi aspettano per anni per poter accedere, vengono selezionati 20 ragazzi ogni 3 anni da tutta Italia, 10 ragazzi e 10 ragazze. L’accesso al Teatro Stabile di Torino mi ha dato la possibilità di intraprendere il mio percorso da attore”.

Come descrivi l’esperienza in accademia?

È stata una delle più belle della mia vita, da cui tutto ha avuto inizio. Molto impegnativa ma favolosa: per tre anni, 9 ore al giorno sono stato a stretto contatto con i più importanti attori e registi italiani con cui ho avuto l’onore di lavorare anche dopo il diploma”.

Con quali attori e in quali ambiti hai lavorato una volta conclusa l’accademia?

Dopo il diploma ho iniziato immediatamente a lavorare con Lella Costa e Marco Baliani, tra gli attori teatrali più importanti nel panorama italiano. Con Baliani ho lavorato anche nel 2022 per lo spettacolo “Vista da qui”, una produzione del Teatro Stabile delle Marche, in cui interpretavo Thomas, un astronauta su Marte.

Ho lavorato con Alessandro Preziosi presso il Teatro Stabile d’Abruzzo e con Veronica Pivetti nel format “Amore criminale”, in cui sono stato il protagonista di puntata per 2 stagioni. Nella prima stagione impersonavo un ragazzo che ha subito un’aggressione da parte della sua ex, mentre nella seconda stagione, l’anno successivo, sono stato l’assassino. Come interprete, ho calcato parchi importanti in tutta Italia, inoltre lavorare con i maestri mi ha dato la possibilità di acquisire una mia visione nel teatro. Sono stato anche coinvolto in una tournee teatrale durata 2 anni con Lella Costa, ho potuto vedere i teatri più belli d’Italia”.

E per quanto riguarda la tua Sardegna?

Ho lavorato il Teatro Stabile di Sardegna, ho stretto tantissime collaborazioni per anni e sono sempre in contatto con le produzioni e ho collaborato spesso con Gianluca Medas, noto regista isolano.

Ho scritto il mio primo monologo “I maledetti di Iglesias”, che ha avuto un grande successo solo attraverso il passaparola. Sono stato in diverse cittadine sarde, Oschiri, Buggerru, Villaspeciosa, Guasila, la mia Iglesias per 2 volte, e sono stato invitato dai principali circoli sardi su scala nazionale.

Dopo il monologo, c’è stato “Castighi e sventure”, in cui ho ripreso alcuni temi de I maledetti per approfondirli. Inoltre h creato una sorta di antologia sul cimitero di Iglesias, scoprendo le affascinanti storie che ci sono dietro le tombe del nostro camposanto”.

Poi è arrivato l’insegnamento.

Ho cominciato proponendo un primo corso di lettura espressiva per ragazzi e adulti, poi ho tenuto un corso intensivo di recitazione di un mese che ha riscosso molto successo, entrambi in collaborazione con la Pro loco di Iglesias tramite Sabrina Madeddu e Rita Melis.

Avendo dei mesi scoperti a causa di una tournee saltata, ho avuto la possibilità di dare vita ad alcuni progetti nel cassetto che avevo già delineato e pensato anni prima. Durante gli anni del Covid era impossibile pensare di organizzare i corsi, quindi non poteva esserci momento migliore se non l’anno della ripresa, per realizzarli.

Ho scoperto così di amare l’insegnamento alla follia: io pretendo disciplina, attenzione, concentrazione, disponibilità, coinvolgimento emotivo e psicologico. I risultati sono stati importanti e mi hanno dato così tante soddisfazioni che con la Pro loco non abbiamo potuto non considerare un seguito, quindi abbiamo aperto a nuove iscrizioni fino al 24 gennaio per un corso permanente di 4 mesi che prevede anche uno spettacolo finale.

Si tratta di un corso in cui, nei primi 2 mesi si lavorerà sulla dizione, sul corpo, sui testi teatrali, mentre negli altri 2 si allestirà lo spettacolo. Mi sono innamorato dell’insegnamento e non lo mollerò più, mi ha arricchito tantissimo. Sono cresciuto anche io grazie agli allievi”.

Anche se ne hai già realizzato tantissimi, ti chiedo quali sono i tuoi desideri e progetti per il futuro?

Il mio sogno è quello di capire se possano esserci i presupposti per creare una compagnia stabile iglesiente con me regista, per mettere in scena spettacoli in tutta la Sardegna e rappresentare la mia Iglesias. Sarebbe davvero bellissimo”

E noi te lo auguriamo carissimo Luigi, non mollare mai e alla prossima intervista!