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Il prezzo medio di vendita del Pecorino Romano Dop è di 8,65 euro al chilo, con punte di 8,70. Si tratta del migliore delle ultime 7 stagioni, nell'ultima si era attestato a 7,27 euro. Per i pecorini non a marchio si arriva anche a quota 11 euro al chilo.
E' quanto emerge dalle indagini del Centro studi agricoli. "Segnali positivi - commenta il presidente Tore Piana - soprattutto per i molti giovani che in questi anni hanno intrapreso l'attività. Certo la strada da percorrere è ancora tanta: ripetiamo da oltre un anno che servono riforme strutturali e la politica regionale risulta leggermente assente e si occupa del settore solamente quando esistono problemi, anziché prevenirli".
"In questa stagione che si sta concludendo esistono le condizioni per poter saldare il prezzo del latte ovino a 1,15 euro al litro rispetto all'acconto di 0,80 pagato sino a oggi - spiega il Centro studi -. Questo anche grazie agli sforzi sull'incentivo alla qualità svolti dal Consorzio Pecorino Romano e alla forte richiesta rispetto alle produzioni, che fanno registrare un prezzo al chilo di 8,70 euro".
Non mancano i problemi. "Servono misure e azioni urgenti strutturali serie per tutto il comparto - segnala l'organizzazione -. Restiamo perplessi sui ritardi nei pagamenti di alcune misure del Psr e sui forti e preoccupanti ritardi dell'attribuzione dei fondi Pac 2021 e 2022 a valare sul Psr da parte del Ministero delle Politiche Agricole".
Il mercato cresce particolarmente in Germania e Francia con un +9,7 %, ma si registra anche un aumento delle vendite in Usa. Per contro, soffre il mercato nazionale con un decremento di circa il 10,6%, mentre sono in crescita del 17,4 % le vendite sul mercato extra Ue. In Sardegna ci sono 3.066.842 capi ovini con un leggero decremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Stessa flessione per la specie caprina.