Giudicata non idonea all'insegnamento perché ha la sclerosi multipla, che la costringe a usare un deambulatore e quindi non potrebbe garantire interventi tempesti per prevenire pericoli.

La storia della maestra Emanuela, 57enne di Nuraminis, con 20 passati in cattedra, è stata portata alla luce dalla trasmissione Le Iene e ripresa da tutti i quotidiani.

Su quanto accaduto vuole sapere di più il deputato del Gruppo Lega Dario Giagoni che ha presentato un’interrogazione parlamentare: “Ho avuto modo di parlare con maestra Emanuela, ho sentito dalla sua voce l’amore per l’insegnamento, l’amore per i suoi ragazzi, la voglia di seguire con loro un percorso capace di instillare in loro il seme dell’integrazione, integrazione reale che non si spaventa nel vedere e toccare la disabilità”.

L’insegnante di Nuraminis convive con la sclerosi multipla da ben 27 anni “è entrata in ruolo due anni fa, grazie alle liste protette e alle leggi 68 e 104, dunque non si comprende come chi di dovere non fosse a conoscenza delle oggettive difficoltà fisiche a cui era soggetta”, sottolinea Giagoni.

“Non voglio assolutamente puntare il dito né sentenziare le decisioni di chi è certamente più competente di me in materia, ma vorrei solo che venisse fatta luce sulla questione – sottolinea il deputato -, vorrei si lavorasse per sapere se i criteri sono stati rispettati e vorrei soprattutto che il Ministro dell’Istruzione intervenisse affinché la dignità di un insegnante non venga mai calpestata. Non possiamo assistere impassibili, infatti, di fronte a questi demansionamenti che, per assurdo, implicano lo svolgimento di mansioni non meglio identificate è una variazione contrattuale con passaggio da ventiquattro ore di docenza, nel caso specifico, a trentasei ore”.

“Purtroppo, la situazione vissuta dalla maestra Emanuela non è unico caso isolato, pertanto - conclude l’esponente del Carroccio - auspico da parte del Miur vi siano iniziative di carattere normativo atte a garantire una reale inclusione e garanzia di trattamento per le persone affette da disabilità”.