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Un mondo di eccellenze animato da piccole realtà che tengono viva la tradizione attraverso metodi di preparazione naturali che si tramandano nel tempo. Un'occasione di confronto per discutere delle produzioni locali e della loro importanza nella valorizzazione del territorio a fini turistici e culturali.
La Malvasia, vino tipico della Planargia, è al centro della prima edizione del "Malvasia Wine Tasting", dedicato ai produttori senza etichetta, che si sta tenendo a Suni, nella Biblioteca Bachisio Ruggiu.
La manifestazione, organizzata dalla società che gestisce il parco archeologico e gli spazi museali del paese, è iniziata ieri con una giornata dedicata alla valutazione dei vini.
Oggi invece, vedrà confrontarsi - dalle 9,30 - in una tavola rotonda aperta al pubblico, viticoltori, enologi, gastronomi, ricercatori ed esperti di promozione turistica e finanziamenti comunitari.
All'evento, patrocinato dal Comune di Suni, prenderanno parte anche i ragazzi dell'Istituto alberghiero di Bosa che presenteranno alcuni piatti della tradizione rivisitati in chiave innovativa contestualizzando il miglior abbinamento cibo e vino. "L'iniziativa - spiega Cristina Concu, amministratore unico della società organizzatrice - nasce dall'esigenza di creare economia sul territorio, in modo da combattere lo spopolamento e magari cercare di mantenere e nel caso riportare i nostri giovani nei propri luoghi di origine.
Partendo dalle eccellenze di zona che oltre alla Malvasia sono rappresentate dal cibo e dalle bellezze naturalistiche, storiche e culturali, dobbiamo puntare sulla necessità di fare sistema portando avanti azioni sinergiche con tutte le realtà che operano in una zona collinare ma che dista appena sei chilometri dal mare splendido di Bosa e solo un'ora da Alghero e Oristano".
Tra gli esperti presenti l'enologo Angelo Angioi, che parlerà del vitigno Malvasia, il ricercatore del Cnr-Ispa Sardegna, Guy d'Hallewin che interverrà sulla diversità frutticola in Planargia, l'enogastronomo Gilberto Arru, che illustrerà le tradizioni vinicole planargesi, i professori Gianluigi Bacchetta e Mariano Ucchesu dell'Università di Cagliari, che racconteranno l'archeobotanica della vite, Giacomo Zara, ricercatore dell'Università di Sassari che presenterà i lieviti vinari della malvasia, di Gianni Lovicu, di Agris Sardegna che ripercorrerà la biodiversità vinicola.