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“Unitamente all’Assessore Comunale dell’Agricoltura e della Pastorizia Nando Orrù, abbiamo invitato tutti gli interessati, in particolare gli agricoltori e gli allevatori, a partecipare alla riunione che si terrà domani, alle ore 10:30, presso il Centro Socio Culturale in via Cagliari, per discutere della situazione del comparto agropastorale in seguito alle forti piogge e nubifragi delle ultime settimane e fare stima analitica dei danni”.
Sono parole decise quelle di Umberto Oppus, primo cittadino di Mandas, paese che nelle scorse settimane è stato tra quelli maggiormente flagellato dal maltempo nella provincia del Sud Sardegna, in particolare dalle copiose grandinate che hanno danneggiato i raccolti.
A seguito dei disastrosi eventi, il Comune ha deliberato lo stato di calamità naturale e chiede alla Regione di verificare le condizioni per lo stato di calamità nelle zone agricole colpite dalla furia del clima.
“Le grandinate che hanno colpito a macchia di leopardo il territorio hanno provocato danni ingenti all’agricoltura e, di riflesso, alla pastorizia – prosegue Oppus - A soffrire del violento cambiamento meteo sono state principalmente le coltivazioni di stagione in un momento in cui doveva essere tagliato e raccolto il foraggio e ci appresta alla mietitura del grano. Nel territorio di Isili ha invece ha messo a rischio i raccolti delle produzioni ortofrutticole tra pomodori, zucchine e melanzane”.
“La pioggia era attesa per combattere la siccità nelle campagne ma, per essere di sollievo, dovrebbe durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto se accompagnati da grandine aumentano i danni – dice ancora il sindaco - La grandine, infatti, è l’evento climatico più grave nelle campagne per i danni irreversibili che ha provocato ai raccolti, visto che in una manciata di minuti è in grado di distruggere il lavoro di un anno intero”.
“Questa è stata la peggior estate del decennio con un drammatico di bombe d’acqua e grandinate” conclude Oppus.