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Potrebbe essere giunta al capolinea l'esperienza di Antonello Unida in veste di garante dei detenuti di Sassari. Il bancario 59enne, che nel 2019 aveva ricevuto il delicato incaricato dal sindaco Nanni Campus, è balzato alle cronache negli ultimi giorni per la sua presa di posizione in merito al green pass.
"Io non mi vaccino finché lo Stato non impone l'obbligo vaccinale - ha spiegato Unida anche stamane in collegamento con la trasmissione L'aria che tira, condotta da Myrta Merlino su La7 -. E non voglio più pagare i tamponi perché mensilmente, per svolgere il mio incarico a Bancali, spendo circa mille euro di tasca. E' notizia di queste ore che alcuni amici imprenditori sarebbero disposti ad aiutarmi economicamente per sostenere questa spesa".
Peccato, però, che i video e i post pubblicati nei giorni scorsi da Unida, attivissimo sui social e noto con lo pseudonimo di Antonio Jodo, oltre ad accendere un caso mediatico abbiano inquietato numerosi componenti del Consiglio comunale sassarese.
Proprio stamane, infatti, il presidente dell'assemblea Maurilio Murru ha incontrato i capigruppo per discutere la situazione, giungendo a conclusioni drastiche.
"Il presidente del Consiglio comunale, Maurilio Murru, ha attivato questa mattina, durante la riunione della conferenza dei Capigruppo, la procedura propedeutica alla revoca ad Antonello Unida della nomina di Garante dei diritti delle persone private della libertà personale", si legge in una nota diffusa dal Comune.
"Venerdì il presidente Murru ha convocato per oggi l’organo consultivo per discutere degli ultimi avvenimenti legati alla figura del Garante e in particolare dopo la comunicazione ufficiale arrivata dalla direzione della casa circondariale di Bancali con cui si invitavano gli organi competenti a valutare l’opportunità della revoca dell’incarico. Una lettera spedita dopo le esternazioni di Antonello Unida contro il green pass. L’ingresso nelle strutture penitenziarie, già dal 15 ottobre è consentito soltanto ai titolari di certificazione verde. Scegliere di non munirsi del green pass vuol dire scegliere di non entrare nella casa circondariale dove il Garante svolge la sua attività".
"Inoltre - prosegue il comunicato - le dichiarazioni del Garante hanno causato una sovraesposizione mediatica negativa per Sassari che ha creato un notevole sconcerto e disagio nella comunità cittadina, tale da minare il rapporto di fiducia che deve esistere tra i componenti dell’Assemblea civica che nominano e la persona nominata".
"In base al regolamento comunale sul ruolo e le funzioni del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, il presidente del Consiglio ora procederà a inviare la contestazione al Garante in cui saranno espresse le motivazioni della possibile revoca ai sensi dell’articolo 3 dello stesso documento e contestualmente la richiesta all’interessato di presentare controdeduzioni. Antonello Unida avrà venti giorni per rispondere. Successivamente una nuova riunione dei Capigruppo esaminerà tutta la documentazione per poi portare la questione in Consiglio che a quel punto sarà chiamato a esprimersi sulla revoca".
"Come si combatte il virus? - si domandava Jodo in un video (LINK) di alcuni giorni fa che lo vedeva impegnato nell'attività fisica sotto la pioggia, col costume da bagno, in spiaggia in pieno novembre - Col green pass oppure con la respirazione?". E mentre si lanciava in una serie di esercizi a corpo libero abbandonandosi a momenti di meditazione ironizzava: "Mi raccomando, bisogna vaccinarsi. Il vaccino butterà giù il virus. A Sassari mi danno del matto e dell'esibizionista. Svegliatevi. Mi godo un bel tuffo", concludeva prima di immergersi. Ma la battaglia di Antonio Jodo rischia di naufragare sul nascere.