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«A Seuna la festa continua». È questa lo slogan scelto dal comitato di Sant'Isidoro che, anche quest'anno, organizza nell'antico rione de "sos massajos" il fuoco in onore di Sant'Antonio Abate.
L'appuntamento è per sabato 25 gennaio nei pressi della vecchia chiesa delle Grazie. Una tradizione, quella del falò, riscoperta a Seuna l'anno scorso, dopo una pausa lunga ben 25 anni. Merito del priore Checco Beccu che quest'anno ha passato il testimone nelle mani di Pierluigi Saiu.
Il comitato di Sant'Isidoro è un comitato giovane, nato quattro anni fa dalla volontà di un gruppo di seunesi animati dal desiderio di far rivivere alcune delle tradizioni più autentiche dell'antico rione cittadino: la festa in onore di Sant'Isidoro, patrono degli agricoltori, che si svolge a maggio, ma anche altri appuntamenti molto sentiti come il fuoco di Sant'Antonio.
A guidare il comitato nel suo primo anno di vita è stato Giuseppe Tupponi. Dopo di lui Pasquale Selis e Checco Beccu. Quest'anno tocca al giovane Pierluigi Saiu darsi da fare.
Il fuoco verrà acceso sabato a partire dalle 17.00. A benedirlo il parroco della chiesa di N.S. delle Grazie, Padre Magliani. Dopo l'accensione inizierà la festa, animata da canti e balli tradizionali. Durante la serata sarà servito il piatto tipico della festa: "fava e lardu". Oltre alla versione tradizionale del piatto, quella cioè a base di fave, ne verrà offerta anche un'altra a base di ceci. Una festa, quella organizzata dal comitato di Sant'Isidoro, a cui hanno contribuito gli operatori del quartiere che hanno offerto la carne, le verdure, il vino e i dolci. Come l'anno scorso, il comitato ha dato grande prova di impegno e partecipazione nell'organizzare l'appuntamento.
«Un momento per stare insieme- spiega Pierluigi Saiu, priore del comitato - un'occasione per far rivivere una festa particolarmente sentita dalla nostra comunità. Il nostro vuole essere un contributo a questo quartiere e alla nostra città. Chi fa parte del comitato è animato da una passione autentica. Il fuoco di Sant'Antonio è una festa che fa parte della nostra tradizione e che vogliamo riconsegnare al quartiere di Seuna».