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Una gioia difficile da contenere e comprensibilmente da condividere, senza remore e senza vergogna. Carla Baffi ha ottenuto la carta d’identità con il cambio di nome e di sesso, un’attesa durata un lungo e travagliato anno.
Un documento nel quale oggi finalmente si riconosce.
“Uno dei traguardi che più desideravo raggiungere è arrivato – dice a pieni polmoni Carla -. Finalmente posso vedere espressa la mia identità di donna. Il mio nome, scritto in un documento di identità e soprattutto quella F mi danno nuova gioia e una nuova vitalità, tanto attesa. Ora avanti con verso l'ultimo traguardo”.
Noi abbiamo conosciuto Carla a gennaio di due anni fa.
Nata con il nome di Enzo Giagoni 57 anni fa, ha sempre nascosto la sua sofferenza “perché pensavo di proteggere gli altri”, ci aveva raccontato.
“Carla esiste da quando io avevo sette anni. Ma non volevo farla vedere perché chi la vedeva soffriva quindi per proteggere gli altri ho nascosto e ucciso tante volte Carla Baffi. Fino a quando ho deciso realmente chi ero. Io mi sono sempre sentita donna in un corpo sbagliato. Quindi Carla Baffi è nata e Enzo Giagoni le ha lasciato lo spazio. Enzo Giagoni c’era per proteggere gli altri, lei ora c’è per proteggere se stessa”, aveva sottolineato.
Enzo Giagoni era un poliziotto, la cui vita è cambiata il 18 novembre 2013, quando perse la moglie, Patrizia Corona, e la sua piccola Morgana a seguito dell'alluvione 'Cleopatra' abbattutosi su Olbia.
Erroneamente qualcuno ha voluto collegare il suo cambio sesso con quanto accaduto quel tragico giorno, ma Carla ha aperto il suo cuore agli altri e ha raccontato la sua storia “per far capire che sono due cose che si scindono completamente l’una dall’altra. Carla Baffi c’è e c’era già da quarant’anni. Quindi ho iniziato il mio percorso di transizione seguita a Roma e ho voluto far partecipi tutti di questa cosa perché se uno si vuole fare la sua idea deve sapere quale è la realtà. Poi se vuole continuare a farsi un’idea sbagliata va bene”.
Carla oggi, accompagnata ogni giorno dal pensiero di chi non c’è più, ma che sente sempre vicino, è una donna serena e orgogliosa di se stessa.
Con la felicità di aver ottenuto il documento d’identità che la rispecchia, ci dice: “Voglio ringraziare il mio avvocato, Angelo Merlini di Olbia, che mi è stato vicino in tutto il percorso. Al mio fianco ho delle persone importanti che non mi hanno mai lasciata sola. Troppo complicato elencarle tutte. Ma tre nomi voglio farli, Tiziana Simula de La Nuova Sardegna, Donatella Melis e Deborah Cianchi che non mi hanno mai lasciata sola. E voglio ringraziare soprattutto mia figlia Michela, che mi ha accettata e amata a prescindere”.
Per conoscere meglio Carla, leggi la sua intervista: https://www.sardegnalive.net/news/in-sardegna/109637/enzo-giagoni-e-sempre-stata-carla-baffi-lui-c-era-per-proteggere-gli-altri-lei-ora-c-e-per-proteggere-se-stessa