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Un improvviso calo di voce del pubblico ministero della Dda, Danilo Tronci, a 40 minuti dall'inizio della requisitoria, ha imposto un rinvio dell'udienza al prossimo 30 marzo.
La sentenza nei confronti di Francesco Rocca, il dentista di Gavoi accusato di essere il mandante dell'omicidio della moglie Dina Dore, prevista per la prossima settimana, slitta a dopo Pasqua, sempre che la Corte d'Assise di Nuoro decida di pronunciarla prima dell'arrivo della sentenza della Cassazione sull'istanza di ricusazione della Corte presentata dalla difesa di Rocca.
Il pm aveva iniziato la sua requisitoria esponendo la "feroce" esecuzione nei confronti di Dina Dore, il 26 marzo 2008 nel garage della coppia a Gavoi.
"C'è qui un uomo accusato di essere il mandante dell'omicidio della moglie - ha esordito il Pm - un omicidio commesso davanti a sua figlia di appena 8 mesi, che prevedeva che la bambina restasse per ore da sola al buio. Sua moglie è stata incaprettata mani e piedi ed è morta per soffocamento. La pena per questo delitto non può che essere commisurata a tanta ferocia".
Tronci ha ricostruito quella giornata in cui Dina Dore e il marito hanno pranzato dalla madre di lei, poi la partenza di Rocca a Nuoro nel suo studio e il rientro in serata a Gavoi quando l'omicidio - avvenuto tra le 18.40 e le 19 - era già avvenuto. Quindi ha ripercorso mesi di testimonianze di vicini di casa amici e parenti della coppia, sottolineando lo "scarsissimo contributo dato dalle persone di Gavoi nel processo".
Il Pm ha ricordato le tappe in cui, a suo dire, il dentista ha cercato di depistare le indagini: "Rocca ha fatto credere per anni senza volersi esporre apertamente che Gavino Pira c'entrasse con l'omicidio, salvo poi negarlo in aula".
E ha rimarcato le verità che Rocca avrebbe omesso: "Dopo il ritrovamento del cellulare di Dina Dore, sono emerse delle cose che raccontavano una versione diversa del quadro familiare rispetto ai racconti di Rocca, ovvero il fatto che Rocca aveva una relazione con la sua segretaria e che il loro matrimonio era in forte crisi".