Una donna avvolta nel nastro adesivo e chiusa in un cofano di macchina, lo sgomento, un silenzio durato cinque anni e poi finalmente la svolta. Inizierà domani davanti al Tribunale dei minorenni di Sassari il processo a Luca Contu, 23 anni, ritenuto l'esecutore materiale dell'omicidio di Dina Dore avvenuto a Gavoi, nel marzo del 2008.

Le indagini degli investigatori sono state ripagate dopo cinque lunghi anni, quando lo scorso 28 febbraio, nuovi elementi portarono all'arresto del marito della vittima Francesco Rocca, ritenuto il mandante dell'omicidio, e di Luca Contu, 17enne all'epoca dei fatti, come esecutore. La mente, e il braccio. Il rapporto fra i coniugi era ormai da tempo in crisi tanto che il dentista Francesco Rocca aveva anche un'amante.

Secondo le indagini Contu non avrebbe dovuto uccidere la Dore nel garage dove fu poi trovata, ma avrebbe dovuto rapirla e ammazzarla in campagna, lontano dal paese, con l'aiuto di un complice non ancora identificato. La Dore, però, vedendosi aggredita, reagì togliendo il passamontagna al ragazzo che la aggredì e la chiuse dentro al cofano della macchina avvolta nel nastro adesivo che la soffocò. I legali del ragazzo chiederanno il rito abbreviato. Il processo al marito, invece, riprenderà a Nuoro l'8 novembre.