Il “padre-orco” di Nuxis, già condannato alla pena di anni 20 di reclusione nel 2014, pena poi ridotta a 11 anni, scontata fino ad oggi agli arresti domiciliari in attesa del ricorso in Cassazione, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Carbonia e condotto presso il Carcere di Uta, dove sconterà la pena residua.

All’uomo, oggi 74enne, accusato di abusi sulla figlia intorno alla metà degli anni ’90, è stato dichiarato inammissibile il ricorso presentato dai suoi legali.

Da quanto si apprende, egli avrebbe avuto un bambino dalla figlia; il neonato fu trovato poi morto sotto un ponte. La perizia accertò che fu soffocato con la carta igienica del bagno dell'ospedale dove era stato partorito di nascosto. Dopo circa 15 anni dai tragici fatti ci fu una svolta nelle indagini, grazie alle rivelazioni di un parente.

L’anziano fu scagionato dall’accusa di omicidio nel processo d’appello-bis, ma non da quella di violenza sessuale sulla figlia.