Alla fine del 2015 le aziende registrate nell’isola erano 3.256: ben 2.830 quelle artigiane (l’86,9%) cresciute, rispetto al 2014, del 2,3%.

Queste hanno dato lavoro a 4.950 addetti (dimensione media 1,6 dipendenti). Nel settore artigiano, il 65,5% delle realtà (2.167 unità) è gestito da donne, il 10,9% (360) è guidato da giovani “under 35” mentre il 3,1% (103) sono amministrate da stranieri. Preoccupante la quota degli irregolari: si stima che i lavoratori siano più di 1.200.

Sono questi i numeri del dossier, elaborato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, sul “Settore acconciature ed estetica nell’artigianato della Sardegna”, che ha analizzato i dati di Unioncamere e Istat sulle imprese del “benessere” (acconciatori, manicure, pedicure e trattamenti estetici) tra il 2014 e 2015.

“Questo è uno dei pochi settori che ha meglio resistito alla crisi – afferma la Presidente Regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti – e che fa registrare una crescente attenzione dei consumatori alla conservazione della salute, al benessere e alla migliore qualità della vita anche attraverso la cura della persona”.

Tra le quattro province sarde i risultati migliori per il settore artigiano si rilevano a Cagliari, con un saldo positivo di 11 unità (+0,9%) e a Sassari, con un saldo positivo di 8 unità (+0,9%).

Volgendo poi l’attenzione ai tre comparti di questo settore osserviamo che, in Sardegna, le imprese artigiane dei Servizi di saloni di parrucchieri e barbieri sono 2.199, il 90,9% del totale delle imprese del settore che nel 2015 registrano un saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni non d’ufficio di 13 unità (-0,6%).

Sono invece 610 le imprese artigiane dei Servizi di istituti di bellezza, che incidono per il 77,9% sul totale e registrano un saldo positivo per 14 unità (+2,4%). Infine si contano 17 imprese artigiane dei Servizi di manicure e pedicure che pesano per il 35,4% del totale imprese del settore e che nel 2015 mostrano un saldo positivo per 2 unità (+13,3%).

La spesa media mensile delle famiglie sarde per servizi di parrucchiere e trattamenti di bellezza è di 30,9 euro, equivalenti a 371 euro all’anno. Si stima che sul territorio sardo le oltre 714 mila famiglie spendano complessivamente 265 milioni di euro per parrucchieri e trattamenti di bellezza, pari all’1,8% dell’ammontare della spesa per prodotti non alimentari.