In Sardegna si registra un aumento del 100% dei reati legati alle pedopornografia online e una crescita dei reati telematici come le truffe e il phishing. È quanto emerge dal bilancio di fine del Compartimento Polizia postale isolano, impegnato su tutti i fronti legati ai crimini commessi in rete, alle intrusioni telematiche e, appunto, alla lotta contro la pedopornografia.

Su questo fronte, nel 2021 gli specialisti della Polpost si sono occupati di 42 casi, contro i 21 dell'anno precedente, con un incremento appunto del 100%: indagate in stato di libertà 27 persone (tre arrestate) e portate a termine 41 perquisizioni con ben 13.659 giga di materiale pedopornografico sequestrati. Tra gli arresti va ricordato quello del 50enne a Olbia che custodiva oltre 2.000 file pedopornografici.

Importante l'attività svolta dal Compartimento sardo contro phishing, smishing e vishing, tecniche utilizzate per rubare dati personali e bancari, per poi ripulire i conti correnti. Decine le persone denunciate nell'ultimo anno, centinaia i casi trattati. Tra questi vanno ricordati i nove italiani e il cittadino romeno responsabili delle cosiddette 'truffe del bancomat' con le quali le vittime vengono raggirate e spinte a fare ricariche su carte prepagate.

Fondamentali anche le campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi connessi all'utilizzo di Internet: la polizia postale ha organizzato in Sardegna 15 incontri nei vari istituti che hanno visto la partecipazione di circa 700 studenti e una settantina di insegnanti.