Francesco Pigliaru, candidato del centrosinistra alla presidenza della Sardegna, vuole applicare in Sardegna parte del Jobs Act.

''La Sardegna - ha detto Pigliaru - potrebbe essere la prima Regione a sperimentare alcune delle proposte di Renzi sul mercato del lavoro e in particolare sulle politiche attive contro la disoccupazione. Con la crisi in Sardegna abbiamo avuto un incremento della disoccupazione del 500% mentre nel Sud è stato del 250%''.

Durante il forum Ansa Francesco Pigliaru ha cercato anche di smontare la proposta della Zona franca sulla quale il suo concorrente Ugo Cappellacci sta puntando durante la campagna elettorale.

''La zona franca integrale è una proposta demagogica e irresponsabile perché la Sardegna non è Livigno. A Livigno gli ospedali pubblici vengono pagati dalla Lombardia. In Sardegna dalla Sardegna''.

''In Sardegna - spiega Pigliaru - la stragrande maggioranza delle tasse restano in Sardegna. Il 70% dell'Irpef resta in Sardegna, il 80% dell'Iva resta nell'Isola così come il 90% delle accise. Una Zona Franca integrale ci taglierebbe di conseguenza le gambe in termini di sanità, scuole, assicurazioni sul lavoro. Da sola l'Iva vale quasi 2 miliardi di euro. Tagliare l'Irap, come faremo, invece sono solo 300 milioni e con una spesa migliore ce la possiamo fare, ma il resto à demagogia''. '

"Inoltre - spiega - una zona franca extra-doganale proposta dal mio competitor servirebbe solo per quelle aziende che vogliono esportare verso l'Africa, queste aziende non potrebbero esportare verso l'Europa. E a questo punto un'azienda preferirebbe andare direttamente in Africa dove il costo del lavoro è infinitamente più basso''.