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Si è verificata una vera invasione di pecorino straniero in Italia con le importazioni che sono praticamente triplicate (+181%) nel 2015 per un totale di 2,9 milioni di chili.
La denuncia è della Coldiretti che ha presentato a Cagliari, nel corso di una giornata di mobilitazione alla Fiera Internazionale alla quale è stato invitato anche il presidente della Giunta Francesco Pigliaru, uno studio sul "Pecorino Made in Italy sotto attacco".
A scatenare la protesta degli allevatori aderenti all'associazione agricola è stato il taglio del 30% rispetto allo scorso anno del prezzo del latte di pecora mentre sul mercato si moltiplica la presenza di formaggio straniero come dimostra il caso - scoperto nei giorni scorsi - di quasi 4000 forme di pecorino romeno per un valore superiore ai 300.000 euro privo di qualunque etichetta trasportato in condizioni igieniche pessime con un Tir diretto in Sardegna fermato e multato dalla polizia stradale.
Una conferma - precisa la Coldiretti - della tendenza in atto con più di 3 forme di formaggio pecorino straniero su 4 (78%) che sono arrivate in Italia nel 2015 dall'Europa dell'Est, in particolare dalla Repubblica Ceca e dalla Romania.
Dalla mungitura quotidiana di una pecora si ottiene in media un litro di latte che viene pagato oggi al ribasso - denuncia la Coldiretti - appena 80 centesimi nonostante l'andamento positivo delle esportazioni di pecorino che nel 2015 sono aumentate in valore del 16%.