“Con questa sottospecie di riforma costituzionale il Governo potrà imporre alla Sardegna scorie nucleari e speculazioni energetiche della peggior specie, dalle distese di pannelli solari a inceneritori. Con la clausola di supremazia nazionale la già flebile specialità della Sardegna sarà cancellata per sempre. Per questa ragione questo referendum assume in Sardegna ben altre implicazioni rispetto a quelle nazionali”.

Sono queste le parole del leader di Unidos Mauro Pili che da sabato scorso ha avviato “una marcia per il No” al referendum costituzionale del 4 dicembre che attraverserà tutta l’Isola.

Partita da Decimoputzu, la campagna referendaria si chiuderà venerdì 2 dicembre nella piana di Ottana.

“Qui in gioco – spiega il deputato - c’è una delle conquiste storiche della regione che verrebbe cancellata senza se e senza ma. Del resto sono gli stessi esponenti del Pd a dichiarare che l’obiettivo è quello di cancellare le regioni a statuto speciale. Per questa ragione domani mattina partirà una marcia di Unidos e del Comitato Sardo per il No nei punti nevralgici delle imposizioni di Stato a partire dai terreni agricoli che il governo Renzi vorrebbe espropriare per realizzare una devastante distesa di pannelli solari nell’area tra il Campidano di Cagliari sino al Guspinese per arrivare al progetto delle scorie nucleari ad Ottana. Progetti nefasti che devono essere bloccati in ogni modo a partire dalla bocciatura di una riforma costituzionale che imporrebbe alla Sardegna attraverso la clausola di supremazia nazionale ogni possibile scempio di Stato”.

“Una norma che attraverso una serie di vasi comunicanti, attivabili tra Statuto vigente e riforma costituzionale – continua Pili -sottoporrebbe la Sardegna allo scacco statale su ogni materia. Per questa ragione questa nostra mobilitazione ha un connotato tutto sardo, che riflette l’esigenza di rispetto e libertà del Popolo Sardo contro le imposizioni di Stato”.

 

ECCO IL CALENDARIO DELLE PRINCIPALI TAPPE DELLA MARCIA CHE ATTRAVERSERA’ OLTRE 100 COMUNI.

SABATO 26 NOVEMBRE

ore 9.00 concentramento Azienda Giovanni Cualbu – Agro Decimoputzu

ore 9.30 partenza Marcia per il No della Sardegna

ore 10.30 incrocio S’Acqua Cotta tra Villacidro e Villasor - manifestazione contro gli espropri di Stato – partecipano amministratori, Associazioni, comitati territoriali

ore 18.00 – Macomer – ex Caserme Mura – manifestazione contro le imposizioni di Stato e la mala gestione del bene pubblico a partire da Abbanoa

DOMENICA 27 NOVEMBRE

ore 11.00 – IGLESIAS – piazza La Marmora – le ragioni del No e le ricadute devastanti della riforma su ambiente e sanità – con Mauro Pili

LUNEDÌ 28 NOVEMBRE

ore 11.00 – SASSARI – PIAZZA CASTELLO FRONTE BANCO DI SARDEGNA – NO alla riforma delle lobby politico bancarie – il caso della Fondazione e del Banco di Sardegna – conferenza stampa Mauro Pili

ore 18.00 – ALGHERO - Piazza Sulis – Comitato Sardo per il No e Comitato Civico Algherese per il No – contro una riforma che impone privatizzazioni a favore degli amici di partito, il caso dell’aeroporto di Alghero

MARTEDÌ 29 NOVEMBRE

ore 10.00 - CABRAS – visita aziende Agroindustriali e Ittiche

ore 12.00 – GH